TRENI A 50 KM E DISAGI AGLI UTENTI A 1000
“Il limite dei 50 chilometri orari sia soltanto una delle linee guida che dovrà essere comunque valutata caso per caso ancorché nei tempi previsti. Ovviamente si tratta di una prescrizione che ad oggi coinvolgerà le infrastrutture con attrezzaggi tecnologici non adeguati agli standard della rete nazionale. È di tutta evidenza che bisognerà affrontare ogni singola situazione perché ogni azienda ha le proprie caratteristiche e le proprie peculiarità. Non solo sul territorio pugliese, ma anche e soprattutto su tutto il territorio nazionale”. Lo dichiara – in una nota – Matteo Colamussi, Asstra Puglia e Basilicata, l’associazione delle società ed enti del trasporto pubblico locale, in merito alla circolare che impone ai gestori che non hanno reti dotate di Scmt (sistema di controllo marcia treno) di limitare la velocità dei treni a 50 chilometri all’ora.
“Partendo dal presupposto che c’è un obiettivo comune, è fuor di dubbio che su tutto il territorio italiano esistono situazioni diversificate che non possono essere affrontare nello stesso modo – prosegue Colamussi – E la Puglia non è certamente la regione messa peggio: negli ultimi anni vanno apprezzati gli ingenti finanziamenti messi a disposizione e protesi al miglioramento del materiale rotabile (uno dei più giovani d’Italia) e delle infrastrutture”.
L’obiettivo degli incontri tra Asstra e Anfs è effettuare una prima valutazione della nota Ansf inviata a tutte le aziende ferroviarie. “Si è concordato un nuovo incontro, che si terrà martedì 4 ottobre alla presenza di tutte le aziende interessate, finalizzato a chiarire modalità, tempi di applicazione e contenuti della nota su menzionata. Questo per consentire ad ogni azienda una corretta applicazione delle linee guida anche in considerazione delle diverse situazioni in ambito territoriale”, conclude.