HomePoliticaReferendum, Zullo (Cor): Il futuro dell’Italia dei prossimi 30 anni è davvero inquietante. Emiliano non resti a guardare!

Referendum, Zullo (Cor): Il futuro dell’Italia dei prossimi 30 anni è davvero inquietante. Emiliano non resti a guardare!

Referendum, Zullo (Cor): Il futuro dell’Italia dei prossimi 30 anni è davvero inquietante. Emiliano non resti a guardare!

IGNAZIO ZULLO COR

Dichiarazione del presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo

Il ministro Boschi, a Lecce, afferma che in gioco c’è il futuro dell’Italia dei prossimi 30 anni. Siamo d’accordo ma nel senso contrario a quello che prospetta lei. La Boschi e Renzi hanno disegnato per l’Italia uno scenario davvero inquietante e pericoloso.

La Riforma costituzionale collegata con la legge elettorale determinerà la maggioranza dei seggi alla Camera per il partito che al ballottaggio prenderà un voto in più e determinerà la scelta del Capo dello Stato che si ritroverà ad essere fedele al duo Renzi-Boschi e non al popolo italiano.  L’accentramento dei poteri ora delegati alle Regioni, l’obbligo di attenersi alle decisioni dell’Unione Europea, l’elezione della maggioranza dei componenti della Consulta sono tutti argomenti della Riforma che devono far riflettere sulla sete di potere assoluto di Renzi che, mai eletto dal popolo, agisce per mantenere per i prossimi 30 anni il Governo che ha ottenuto grazie ai poteri forti che lo sorreggono e nelle cui mani vorrebbe consegnare i destini di italiani sempre più poveri e imbrogliati.

Occorre votare NO  e mi meraviglia il lavarsi le mani del presidente Emiliano che da magistrato prima e da Presidente della Regione Puglia poi, avendo manifestato pubblicamente la presa di coscienza della pericolosità del SI, resta a casa quando invece ha il dovere di mettersi in prima linea dentro e fuori del suo partito per controbattere contro Renzi e la Boschi per il bene e la libertà dell’Italia.

Non si può assistere senza contraddittorio ad una propaganda ingannevole per la nostra democrazia.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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