MAI DIMENTICARE: GLI ELENCHI DEI PATRIOTI NELLE MEMORIE DI SIGISMONDO CASTROMEDIANO».
Sabato 12 novembre 2016 una conferenza sul tema, nella Sala Consiliare «Mario Gorgoni» a Cavallino
Sarà la conferenza sul tema «Mai dimenticare: gli elenchi dei patrioti nelle Memorie di Sigismondo Castromediano» ad aprire il Ciclo di incontri culturali organizzati dal Centro Studi «Sigismondo Castromediano e Gino Rizzo» con il patrocinio della Città di Cavallino. La conferenza si terrà sabato 12 novembre nella Sala Consiliare «Mario Gorgoni» alle ore 18.30. Ad aprire l’incontro saranno i saluti del Sindaco della Città di Cavallino, Avv. Bruno Ciccarese e del Presidente del Centro Studi, il Professor Antonio Lucio Giannone. A seguire, il Professor Steven Soper, docente di Storia presso l’Università di Georgia negli Stati Uniti d’America, terrà la conferenza sul tema, preceduta dalla proiezione del secondo episodio del film Noi credevamo diretto da Mario Martone, dal titolo Domenico.
Una delle caratteristiche più interessanti delle Memorie di Sigismondo Castromediano è la presenza di più liste di compagni di prigionia. Castromediano potrebbe essere stato ispirato dai molti album di eroi risorgimentali pubblicati dopo l’unificazione. Ma egli seguiva anche una tendenza più specifica dei prigionieri napoletani arrestati dopo il 1848, vale a dire, lo sforzo di seguire i movimenti dei prigionieri nei nuovi posti di confine a loro assegnati dal Governo. L’impulso a ricordare nominando, contando e collocando i compagni, è evidente in molte altre memorie napoletane, ma quelle di Castromediano si distinguono sia per il numero sia per la varietà di liste. Scrivendo le sue memorie in tarda età, il duca di Cavallino è stato in grado di realizzare la promessa fatta ai suoi compagni di essere «lo storico del loro dolore».
Steven Soper è Assistant Professor di Storia all’Università di Georgia negli Stati Uniti. Il suo libro sull’associazionismo veneto nell’Ottocento, Building a civil society, pubblicato dalla University of Toronto Press nel 2014, ha vinto due premi americani per il miglior libro sulla storia italiana moderna. Il suo nuovo progetto di ricerca riguarda il gruppo di sessantasei prigionieri politici napoletani che sonio fuggiti in mare nel 1859. Ha già presentato le sue nuove ricerche a Harvard University, the American Historical Association e l’Università di Bern.