HomePoliticaREFERENDUM, ZULLO (COR): “ORA CI TOCCA RISCRIVERE UNA NUOVA PAGINA DI REGIONALISMO”

REFERENDUM, ZULLO (COR): “ORA CI TOCCA RISCRIVERE UNA NUOVA PAGINA DI REGIONALISMO”

REFERENDUM, ZULLO (COR): “ORA CI TOCCA RISCRIVERE UNA NUOVA PAGINA DI REGIONALISMO”

IGNAZIO ZULLO COR

Dichiarazione del presidente del gruppo regionali dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo

I cittadini hanno detto NO alla Riforma Costituzionale e hanno detto SI a un sistema di enti locali che vedono le Regioni protagoniste dei loro destini. Ma a questo punto tocca a noi la responsabilità di scrivere una nuova pagina di REGIONALISMO. Come? Non cambiando la Costituzione, ma cambiando i nostri comportamenti.

I cittadini hanno voluto che fossero le Regioni a decidere del loro territorio perché sentono di avere con i consiglieri regionali,  democraticamente eletti, un rapporto diretto. Bene, noi non possiamo più tradire questa fiducia e dobbiamo impegnarci con i fatti concreti a riabilitare un ente che era finito sotto accusa da chi sosteneva la Riforma, a cominciare dal premier Renzi: le Regioni erano diventate mediaticamente il centro dello spreco, dell’illegalità, della corruzione.

Ma questo NO, che in Puglia ha superato il 67%, e che riabilita e ridà dignità alla Regioni deve ora essere per noi un monito: i cittadini hanno voluto mantenere la legislazione concorrente e il ruolo delle Regioni così come disegnato dal titolo V ma pretendono Regioni che funzionino. I cittadini vogliono una Regione che sia intransigente, che miri al rigore della spesa, alla riduzione delle tasse (dei ticket e dei superticket), alla riduzione delle poltrone  date agli amici degli amici, che punti all’efficienza amministrativa in termini anche di snellimento e facilitazione delle procedure burocratiche che spesso mette lacci e laccioli allo sviluppo economico.

Questo NO per noi rappresenta un stimolo a dare di più nel senso dell’ impegno e della responsabilità. Tocca a noi, con comportamento esemplare, scrivere una nuova pagina del regionalismo, il popolo ci ha graziati una volta non potrà farlo per una seconda volta

redazione.lecceoggi@gmail.com

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