IL BASEBALL SUL GRANDE SCHERMO
le precedenti puntate sono state pubblicate il primo, 9, 16, 23, 30 giugno – 7, 14, 21 e 28 luglio – 6, 13, 20 e 27 settembre; 04, 11, 18, 25 ottobre – Primo, 8, 15, 22 e 29 novembre 2016
Riprendiamo da dove avevamo lasciato
In chiusura di questo lungo exursus sul baseball proiettato sul grande schermo è doveroso dunque annotare ed evidenziare come il baseball non sia stato considerato solo un gioco fine a se stesso o piacevole compagno di viaggio quanto invece unica disciplina sportiva che in ogni suo risvolto di pratica e di studio abbia avuto ed ha la possibilità di indicare non solo il mezzo ma anche il fine per tutta la società che ci circonda e la nostra stessa vita personale. E che lo spirito ch’esso predilige non avrà mai fine se ancor più si considera che già sono in produzione, e saranno sugli schermi nel prossimo 2016, ben due film di portata storica. Il primo sarà “Playing with the Enemy”, movie tratto da fatti realmente accaduti e fin qui nascosti tra le pieghe della storia. Basato sulle vicende dell’omonimo libro di Gary W. Moore che ha inteso narrare le vicissitudini del padre Gene quando, interrotta la sua personale carriera di giocatore pro a causa della seconda guerra mondiale, si trova ad essere un sorvegliante di una prigione segreta dove è alloggiato l’intero equipaggio del sottomarino tedesco U.Boat 505 e come nacque la sua idea di insegnare loro i principi del baseball. Sarà prodotto da Gerald Molen per la Academy Award. Il secondo, anch’esso basato su vere vicissitudini, è “The Son of Summer”diretto a quattro mani da David Boyd e Michael Dault, quest’ultimo ha curato anche la stesura e sceneggiatura. La storia interessa la cittadina di Rupland, dove il baseball viene considerato più che una religione, la famiglia dei Dalton con i tre figli Jack, Johnny e Joe, e la loro ascesa da giocatori della Little League ai diamanti della Major League. Come dire la gloria del sogno americano tutto in un film nel nome del padre, del figlio e della grande partita.
Dunque ad interpretare tutti questi film che con il baseball hanno “avuto qualcosa a che fare”, come si è constatato, si sono cimentati giocatori di chiara fama ed attori scrupolosi che bene hanno studiato atteggiamenti e stile dei vari personaggi. Ed è stato in virtù di queste interpretazioni che alcuni critici e tecnici hanno delineato la seguente squadra ideale di tutti i tempi:
Esternosinistro: Roy Hobbs (Robert Redford) film The Natural.
Esternocentro: Joe Hardy (Tab Hunter) film Damn Yankees
Esternodestro: Babe Dugan (Babe Ruth) film Babe Comes Home
Interbase: Dannis Ryan (Frank Sinatra) film Take Me out to The Ball Game
Terza base: Frank Baker ( Frank “Home Run” Baker) film Home Run Baker’s Double
Seconda base: Paula Fradkin (Robyn Barto) film Blue Skies Again
Prima base: Nat Goldberg (Jules Munshin) film Take Me out to The Ball Game
Ricevitore: Crash Davis ( Kevin Costner) film Bull Durham
Lanciatore: Elmer Kane ( Joe E. Brown) film Elmer the great
Manager: Morris Buttermaker (Walter Matthau) film The Bad News Bears
Per quanto riguarda invece l’Oscar al miglior film sul baseball fino ad ora prodotti, tre sono le correnti interpretative: la prima indica The Natural; la seconda Bull Durham; la terza The Bad News Bears.Ma questo è il bello del cinema e del baseball su cui si può discutere e parlare aspettando l’alba.
Michele Dodde