INCONTRO IN “PROVINCIA” SUL PIANO TRIENNALE DELLE POLITICHE PER LE MIGRAZIONI DELLA PUGLIA
Il Presidente Gabellone: “I sindaci daranno il loro contributo per un nuovo processo di reale integrazione, di controllo del fenomeno e di coinvolgimento”
“Politiche per le migrazioni: primo, la Regione, in vista del Piano triennale fa bene a partire dal basso, dai territori; secondo, la Provincia, in termini di coordinamento, viene così riconosciuta e le si affida un ruolo strategico”. In questi termini il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone ha aperto oggi, a Palazzo dei Celestini a Lecce, i lavori dell’incontro con gli amministratori locali salentini, promosso dalla Presidenza della Giunta Regionale – Sezione Sicurezza del cittadino, politiche per le migrazioni ed antimafia sociale, e convocato dal numero uno della Provincia di Lecce.
I sindaci salentini sono stati chiamati a raccolta per confrontarsi e avanzare proposte in vista della redazione finale da parte della Regione Puglia del Piano triennale delle politiche per le migrazioni 2017 – 2020, che sarà varato dal Consiglio regionale in primavera. L’appuntamento di oggi è la seconda tappa del percorso partecipato avviato dalla Regione (MICs, Migrazione condivisa e sostenibile), al quale aderisce la Provincia di Lecce insieme alle altre Province pugliesi, e partito proprio dal Salento nei giorni scorsi.
Ha proseguito il presidente Gabellone: “L’obiettivo all’orizzonte è quello di partire dalle emergenze e dalle difficoltà dei Comuni, che vivono i processi migratori in crescita e che acquistano giorno per giorno nuove caratteristiche e nuove criticità. La programmazione regionale non potrà non tener conto che su questo tema il Salento è una terra di frontiera e che occorre sostegno in termini di professionalità, di strutture e di metodo di lavoro per permettere di affrontare la situazione in maniera organica. Sicuramente i sindaci daranno il loro contributo per un nuovo processo di reale integrazione, di controllo dei fenomeni e di coinvolgimento di tanti soggetti sul territorio, a partire dall’associazionismo”.
All’incontro è intervenuto il dirigente della sezione Sicurezza del cittadino, politiche per le migrazioni e antimafia sociale della Regione Puglia-Presidenza Giunta regionale Stefano Fumarulo, che si confrontato con 22 amministratori comunali, alla presenza anche dei consiglieri provinciali Assunta Cataldi, Massimiliano Romano e Giovanni Tundo.
L’appuntamento odierno segue la riunione con le realtà attive del territorio salentino, svoltasi il 9 febbraio scorso negli spazi del Cineporto di Lecce. Fumarulo ha esposto agli amministratori locali proprio i risultati emersi dalla discussione con i cittadini, le associazioni, le organizzazioni sindacali e datoriali e gli enti che operano nel settore delle migrazioni nel Salento, analizzando le priorità indicate. “Attuare un percorso di ascolto è fondamentale”, ha sottolineato, “perché senza gli enti locali nessuna politica è applicabile”.
Il programma della Regione Puglia per scrivere il Piano triennale delle politiche per le migrazioni 2017 – 2020 prevede l’organizzazione nelle sei province pugliesi di due momenti di approfondimento partecipato: uno rivolto al territorio ed ai soggetti che vi operano ed uno rivolto ai sindaci. Quattro i tavoli tematici di confronto: politiche del lavoro, politiche abitative, politiche per la salute e politiche per l’integrazione.
Al termine degli incontri in ciascuna provincia, ci sarà un momento finale in cui la Regione presenterà i risultati e indicherà le linee guida sulle quali sarà redatto il Piano che sarà presentato, in primavera, per la sua approvazione in Consiglio.
Secondo i dati pubblicati dalla Regione Puglia, al 31 dicembre 2015 risultano essere residenti 122.724 cittadini stranieri, con un’incidenza del 3% sulla popolazione totale (al di sotto della media del Sud Italia 4,0% e lontano da quella nazionale 8,3%). In Puglia è presente il 2,4% degli immigrati residenti in Italia.