TARANTO È ALLARME FURTI IN CAMPAGNA. RUBATE FINO A 5 MILA BARBATELLE
I furti di barbatelle sono ormai all’ordine del giorno e Coldiretti Taranto chiede un incontro urgente al prefetto.
“Al valore di 2 Euro a pianta -scrive Alfonso Cavallo, Presidente Coldiretti Taranto- va aggiunto il costo della manodopera. Considerato che in 1 ettaro di vigneto ci sono fino a 5mila piante, possiamo ben immaginare il danno arrecato alle imprese viticole dell’area orientale. A ciò va aggiunta la difficoltà a reperire altre barbatelle da impiantare. Stiamo ripetutamente notificando i furti di rame e mezzi agricoli e stiamo registrando fenomeni estorsivi, chiaramente evidenziati dai numerosi tendoni e ceppi di uva tagliati. Il fronte dell’illegalità è sempre più ampio e riguarda la proprietà fondiaria, le infrastrutture di servizio all’attività agricola e, non da ultime, le produzioni agricole ed agroalimentari”.
Capitolo a parte merita il mercato parallelo di prodotti agricoli provenienti da migliaia di chilometri di distanza, spesso sofisticati, spacciati per prodotti di qualità, quando di qualità non sono, per cui viene illegalmente utilizzato il marchio ‘made in Puglia’, a danno dell’imprenditoria agricola oonica e dei consumatori.
“E’ urgente l’istituzione di una cabina di regia delle forze dell’ordine, un sistema interforze che affronti in maniera strategica, ferma e dura la criminalità nelle campagne. I reati contro il patrimonio (furto, abigeato, usura, danneggiamento, pascolo abusivo, estorsione) rappresentano la “porta di ingresso principale” della malavita organizzata e spicciola nella vita dell’imprenditore e nella regolare conduzione aziendale” denuncia il Direttore di Coldiretti Taranto, Aldo De Sario “Risulta elevata, tra l’altro, l’intensità dell’associazionismo criminale in provincia di Taranto“.