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IRCCS: UNA RIORGANIZZAZIONE CHE SA TANTO DI FACCIATA, UN BEL VESTITO A STRUTTURE FALLITE

IRCCS: UNA RIORGANIZZAZIONE CHE SA TANTO DI FACCIATA, UN BEL VESTITO A STRUTTURE FALLITE

IGNAZIO ZULLO COR

Dichiarazione del presidente del gruppo regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo

Sono in vigore norme nazionali che disciplinano l’organizzazione degli IRCCS (Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico) e norme nazionali che prevedono che il rapporto costi/ricavi degli IRCCS – come di tutti gli ospedali – non deve squilibrarsi per più del 10% o per 10 milioni di euro pena l’assoggettamento a piano di rientro.

Una Giunta regionale con il suo Presidente-Assessore Emiliano che presenta in Commissione  un disegno di legge con il quale intende riorganizzare gli IRCCS pubblici senza riequilibrare la struttura del rapporto costi/ricavi dei due Istituti attualmente da Piano di Rientro dimostra di non aver compreso che non basta mettere un “bel vestito” a strutture sanitarie che non reggono sul piano economico-finanziario per costi direzionali e manageriali non sopportabili con la limitatezza dei fattori produttivi di cui dispongono. É come mettere il vestito della festa ad un fallito e non sapere che quel fallito, quantunque vestito a festa, non potrà riaversi dal fallimento.

Ci saremmo aspettati ben altro senso di responsabilità in Emiliano e soprattutto avremmo voluto riscontrare in Emiliano la capacità di riorganizzare gli IRCCS con le norme che indirizzano la buona amministrazione all’equilibrio del rapporto costi/ricavi. Ma chiedere buona amministrazione ad Emiliano é come voler ricavare sangue da una seppia. Noi riteniamo che i nostri due IRCCS vadano riorganizzati in Fondazione ai sensi del decreto legislativo 288/2003 per consentire ai due Istituti di produrre salute e non pane per occupanti poltrone. E si perché i due Istituti esistono per produrre salute e non per caratterizzarsi per la mole delle risorse che vengono assorbite da costi gestionali esorbitanti rispetto ai posti letto di cui sono dotati.

In questi anni abbiamo fatto proposte di razionalizzazione che sono state ignorate: abbiamo chiesto di mantenere le specificità sanitarie dei due Irccs unificando i vertici gestionali, in modo da ridurre i costi; abbiamo chiesto di istituire una sola Fondazione per entrambe le strutture per snellire direttori e staff esagerati e fare in modo che la Sanità producesse davvero solo salute e non poltrone.

Nessuna risposta e mentre Emiliano é in giro per l’Italia e ha altro cui pensare, i pugliesi continuano a pagare aumenti di tassazione, ticket e super ticket per servizi sanitari sempre più inadeguati

redazione.lecceoggi@gmail.com

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