CONTI IN PAREGGIO SANITÀ PUGLIA, DIT: “EMILIANO SI VERGOGNI”
Lunghe liste d’attesa, mancato soddisfacimento per alcune patologie dei bisogni di salute dei pugliesi per carenza di servizi sul territorio, strutture che cadono a pezzi, precariato diffuso, personale mancante, turni massacranti. Sono alcune delle connotazioni che contraddistinguono la sanità pugliese denunciate dal presidente di Direzione Italia in Regione, Ignazio Zullo, che ha tenuto una conferenza stampa unitamente a Luigi Manca, Francesco Ventola e Renato Perrini, facendo riferimento alle recenti dichiarazioni trionfalistiche del Presidente e Assessore alla sanità Michele Emiliano sul sostanziale pareggio di bilancio ottenuto nel settore.
“Quando le ho lette – ha detto Zullo – sono stato preso da un istintivo moto di stizza”. Si tratta di dichiarazioni vergognose”, se si considerano anche le vessazioni che i pugliesi subiscono da anni, costretti a pagare incrementi delle aliquote Irpef, Irap, accise per la benzina, 10 euro in più per ticket per le ricette specialistiche (solo in Puglia) e 1 euro in più per le ricette (solo in Puglia). Senza considerare le risorse sottratte ogni anno ad altri settori del bilancio regionale autonomo per coprire i buchi della sanità.
Anche il Ministro Lorezin ha fatto notare – ha aggiunto il capogruppo Dit – che la Puglia non riesce a garantire il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza, che per legge devono essere garantiti dal servizio sanitario su tutto il territorio nazionale. Questo significa che le risorse messe in campo vengono spese male rispetto alla domanda di salute dei pugliesi. Non è un caso se il Codacons ha preannunciato un ricorso alla Corte dei Conti. “Non è possibile – ha concluso Zullo – pensare a scalare il PD sulla pelle e sulle tasche dei cittadini strumentalizzandoli, Emiliano si deve vergognare”.
Manca ha fatto riferimento al recente incendio che ha avuto luogo nell’ospedale di Galatina in cui solo il casuale passaggio di un tecnico nelle prime ore del mattino ha fatto sì che l’evento non abbia avuto conseguenze molto più nefaste. C’è un problema di sicurezza negli ospedali si cui occorre intervenire. Così come sulla situazione disastrosa dei Pronto soccorso. La carenza nell’erogazione dei LEA alimenta la mobilità passiva.
Secondo Ventola c’è la Puglia edulcorata di Emiliano e quella reale dei pugliesi condannati a lunghe liste d‘attesa e che talvolta non riescono a ricevere le cure di cui necessitano. “Ci sono due modi di tenere in conti in ordine – ha aggiunto -: ottimizzando l’esistente e procedendo anche alle riconversioni quando ci sono le condizioni per poterlo fare, oppure tagliare spese e servizi come fa Emiliano che si sta rivelando di fatto un ‘tagliatore di teste’”.
“A Taranto non è cambiato nulla” ha puntualizzato Renato Perrini”. Anche laddove Emiliano avrebbe potuto fare qualcosa subito con riferimento agli adempimenti connessi ai decreti ministeriali emanati, non è stato fatto nulla. “Giace da 8 mesi – ha aggiunto il consigliere tarantino – la mia interrogazione-mozione sul pronto soccorso dell’ospedale Moscati chiuso, con il conseguente ingolfamento di quello del ‘SS. Annunziata’ a fronte di un personale insufficiente e stanco, mentre sono passati due anni e non si vedono assunzione nell’ASL TA”.