ALMANACCO DEL GIORNO
Almanacco di Sabato 15 aprile 2017
Quindicesima settimana dell’anno
Giorni dall’inizio dell’anno: 105 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 260
A Roma il sole sorge alle 05.29 e tramonta alle 18:51 (ora solare)
Lecce il sole sorge alle 05.16 e tramonta alle 18:31 (ora solare)
OGGI SI FESTEGGIA: Sant’ Annibale
ACCADDE OGGI: 1912 – Affondamento del Titanic
Uno spettro bianco nel buio della notte, l’impatto e l’avanzata incontenibile dell’acqua. In poche ore quello che si credeva un colosso inaffondabile si spaccò in due, inabissandosi per sempre sul fondo dell’oceano. Con esso crollò il mito dell’infallibilità del progresso e s’infranse il sogno della Belle Époque.
La costruzione del Titanic rappresentò il guanto di sfida lanciato dalla compagnia navale britannica White Star Line ai rivali della Cunard Line, che in quegli anni dominavano le rotte oceaniche con i transatlantici Lusitania e Mauretania. La nuova nave, completata in tre anni nei cantieri Harland and Wolff di Belfast e costata 7.5 milioni di dollari (equivalenti a 167 milioni di dollari di oggi), si estendeva in lunghezza per 269 m e in larghezza per 28 m, con una stazza complessiva di 46.328 tonnellate.
Dotata di un motore a vapore, alimentato da 29 caldaie, venne salutata come un gioiello di tecnologia e di sicurezza, al punto da ritenerla «praticamente inaffondabile». Come viaggio inaugurale venne stabilita la rotta da Southampton a New York, via Cherbourg e Queenstown. Preceduto nel nome dalla sigla RMS (che indicava la funzione di servizio postale), il Titanic iniziò il suo viaggio mercoledì 10 aprile 1912. A bordo 1.423 passeggeri più 800 unità di equipaggio agli ordini del capitano Edward John Smith.
Le cabine erano divise in tre classi. Nella prima, la più lussuosa e il cui biglietto costava 4.350 dollari (83mila dollari di oggi), si accomodarono esponenti dell’aristocrazia e dell’alta borghesia dell’epoca, come il milionario Jacob Astor IV e l’industriale Benjamin Guggenheim (fratello del titolare dell’omonima fondazione d’arte). Nella seconda, al prezzo di 60 dollari, presero posto gli appartenenti alla classe media. L’ultima si riempì di emigranti che con un biglietto da 32 dollari andavano incontro a una nuova vita nel continente americano.
L’evento venne accolto con ampio clamore sulla stampa e nell’opinione pubblica. Nella fretta di partire nei tempi previsti e per alcuni cambi negli ufficiali avvenuti all’ultimo momento, vennero dimenticati i binocoli, costringendo i marinai di vedetta a svolgere a occhio nudo la loro attività. Un elemento che si rivelò fatale nel corso degli eventi. A ciò si unì una smodata frenesia di raggiungere la destinazione nel più breve tempo possibile, che portò a mantenere i motori costantemente al massimo.
La velocità non fu ridotta nemmeno dopo la segnalazione fatta pervenire al capitano Smith, nella tarda mattinata di domenica 14 aprile: il messaggio avvertiva della presenza di ghiaccio a 400 km sulla rotta del Titanic. Circa dieci ore più tardi, intorno alle 23.40, nel buio fitto di una notte senza chiarore lunare, le vedette Frederick Fleet e Reginald Lee avvistarono un iceberg di fronte alla nave. Il fatto che i due fossero sprovvisti di binocolo, alimentò il fondato timore che l’ostacolo si trovasse a non più di 450-550 metri.
Una distanza che alla velocità di crociera di 20 nodi (circa 37 km/h) impediva qualsiasi tentativo di evitare l’impatto. Il ghiaccio strisciò sulla dritta aprendo una lunga crepa sotto la linea di galleggiamento e in pochi istanti l’acqua invase ad uno ad uno i vari compartimenti, partendo dalla sala macchine. Alle 12.27, quando si comprese che la prua del Titanic stava lentamente affondando, venne lanciato un SOS dal marconista Jack Phillips, raccolto dal piroscafo Carpathia, distante 58 miglia dal luogo dell’impatto.
La fase delle operazioni di salvataggio fu drammatica! Le scialuppe a disposizione erano soltanto 16 e ognuna poteva contenere fino a 60 persone. Per inesperienza e cattivo coordinamento tra loro, gli ufficiali ne fecero salire in molti casi un numero inferiore, riducendo ulteriormente la quota di passeggeri destinati a salvarsi. Delle 2.223 persone a bordo (equipaggio compreso), ne sopravvissero 705; gli altri, in gran parte, persero la vita per assideramento, causato dalla prolungata permanenza nell’acqua a zero gradi.
Dalle 2.15 il destino del Titanic prese una piega irreversibile: sommerso per metà dall’acqua, lo scafo si spezzò in due e cinque minuti più tardi s’inabissò anche la poppa. Nei giorni immediatamente successivi la notizia del disastro scioccò il mondo, creando le premesse per una profonda riflessione sull’episodio che portò alla convocazione della prima conferenza sulla sicurezza delle persone in mare.
Nel corso di una spedizione sottomarina sul fondo dell’oceano, nel 1997 è stato possibile ricostruire una dinamica più plausibile dell’accaduto e a portare in superficie circa 5mila oggetti stipati nella nave. Nel 2012, nel centenario della tragedia, gli scienziati hanno avanzato l’ipotesi che il relitto si sgretolerà nell’arco di 20-30 anni.
Delle numerose trasposizioni cinematografiche, la più popolare è l’omonimo colossal diretto nel 1997 da James Cameron, premiato con undici Oscar (record assoluto condiviso con Ben-Hur e Il Signore degli Anelli: Il ritorno del Re).
NACQUERO OGGI
1938 – Claudia Cardinale – attrice
FRASE CELEBRE: Se hai uno schiavo, sia come te stesso, poichè l’hai acquistato con il sangue. (Siracide)
IL PROVERBIO: Aprile aprilone, non mi farai por giù il pelliccione.
IL SEGNO ZODIACALE: ARIETE – Dal 21/03 al 20/04
Personalità
Intrepido e fiero, la sua è una personalità attiva e dinamica. Spinge sempre a fondo, l’importante per lui è arrivare primo. La sua natura irrequieta è portata ad ogni genere di attività, dovrebbe evitare tutte quelle imprese troppo rischiose o azzardate. Ma per lui, coraggioso fino alla temerarietà, le mezze misure sono sconosciute, “o tutto o niente” è il suo motto, sa essere estremo, sia nell’entusiasmo che nell’indignazione.
Amore
Un incontro, un gesto sono sufficienti a fargli andare il cuore in gola. I suoi amori sono una serie di colpi di fulmine, di rotture e di riconciliazioni. I suoi sentimenti esplodono all’improvviso e incendiano tutto quello che incontrano. Seduce con passione ed è capace di qualsiasi prodezza per conquistarlo. Un simile comportamento lo espone a delusioni! Bisogna però sottolineare che il fuoco della sua passione con la stessa facilità con cui divampa, si spegne, ed egli, avventuroso per natura, rivolge altrove il suo sguardo e i suoi interessi. Se è lui ad essere corteggiato bisogna agire d’astuzia: chiedere i suoi preziosi consigli, poi sfuggirgli quel tanto che basta, ma in ogni caso la sincerità è un obbligo. Infine, come amerà il nostro Ariete nell’età matura? Sarà sempre così ardente e appassionato? O perderà un po’ del suo ardore? Non lo perderà, anzi continuerà ad adorare l’avventura romantica, il fascino della seduzione e l’eccitamento della conquista. E se subentra la gelosia? Come minimo ci si può aspettare una scenata memorabile, voleranno insulti e… suppellettili, lancerà accuse terribili, salvo poi pentirsene, senza tuttavia chiedere scusa.
Lavoro
Ad uno come lui a cui piace comandare, un lavoro da subalterno va decisamente stretto. L’Ariete è un capo e, come tale, è nato per dirigere, che sia poi un’azienda o un reggimento non fa grande differenza, l’importante è dare ordini, ed i suoi devono essere rispettati, altrimenti va su tutte le furie. Se non sarà capitano d’industria o generale d’armata, comunque, potrà scegliere di fare il libero professionista o qualsiasi altro lavoro in cui siano necessarie prontezza di spirito e intraprendenza. È inutile che tenti la strada dell’impiego fisso, le occupazioni noiose e programmate non fanno per lui, la sua abilità gli permette invece d’inventarsi i lavori dal nulla, perché è originale, ha grinta e coraggio da vendere. Se svolge un lavoro d’équipe, ha bisogno di collaboratori fidati sui quali poter contare in ogni momento, mentre se è alle dipendenze, non farà nulla per farsi benvolere dai colleghi, che non lo sopporteranno per i suoi modi sbrigativi e per la sua abilità nel mettersi in luce con i superiori. Un altro campo di stretta appartenenza a tale segno è quello dell’atletica e delle arti marziali. Lo studente Ariete non è proprio uno scolaro modello, meglio i campi da gioco, le palestre o l’organizzazione di feste e gruppetti musicali. Ciò non toglie che, quando si appassiona (come solo lui sa fare!) ad una materia o ad un singolo argomento di studio, riesce ad ottenere ottimi risultati. All’università gli saranno più congeniali le facoltà in cui si effettuano studi sperimentali specie in campo architettonico e in quello della chimica industriale.
Salute
Le parti del corpo collegate al suo segno sono: l’area della masticazione (specie l’arco dentario superiore), il sistema visivo, olfattivo, uditivo, l’area cervicale e facciale. Le sue patologie riguardano pertanto queste zone, e non è raro, ad esempio, sentirlo lamentarsi di emicranie, nevralgie o sinusiti. I suoi frequenti mal di testa sono in gran parte dovuti ad un’eccessiva tensione nervosa, legata alla sua aggressività e al suo mirare continuamente verso nuovi obiettivi. La sua grande vitalità lo porta costantemente a sopravvalutare le sue forze e quindi, più di qualsiasi altro segno, abusa della sua salute. Il fosfato di potassio è il suo sale cellulare, che restituisce una parte di quel vigore intellettuale che l’Ariete spende con tanta prodigalità
I DOODLE DI GOOGLE: Wilhelm Busch
Il suo nome completo è Heinrich Christian Wilhelm Busch e viene ricordato come uno dei più famosi umoristi dell’Ottocento. Nato a Wiedensahl (in Bassa Sassonia), fu affidato in tenera età allo zio sacerdote che curò la sua educazione scolastica e quella di Erich Bachmann (che divenne il suo migliore amico).
I due insieme ne combinarono di tutti i colori e quest’amicizia ispirò più tardi a Busch le storie illustrate di Max e Moritz: opera in versi divisa in sette episodi, costruiti su altrettanti scherzi organizzati dai due monelli. Si tratta di scherzi tutt’altro che innocenti, permeati da un humour nero; tuttavia le loro storie sono oggi considerate educative nei paesi di lingua tedesca.
Nel 2012, a 180 anni dalla nascita di Busch, Google gli ha dedicato un doodle locale (visibile in Austria, Germania e Svizzera), ispirato al “terzo scherzo” di Max e Moritz: dopo aver segato il ponticello che attraversa il ruscello, i due fanno in modo che l’ignaro sarto Böck lo attraversi, cadendo in acqua!