ALESSANDRO DELLI NOCI: “RENDERE A CASA DI PENA PARTE INTEGRANTE DELLA CITTÀ”.
L’incontro con la direttrice Russo – Rendere il carcere “parte integrante della città” e “restituire dignità” a tutti coloro che, per varie ragioni, vivono tale realtà.
Il candidato sindaco dei movimenti civici e Udc Alessandro Delli Noci, candidato Sindaco dei movimenti civici e Udc, dopo l’incontro avuto con la Direttrice della Casa Circondariale di Lecce, presenta una proposta perché la Casa non sia solo al centro delle cronache per i disagi della popolazione carceraria oltre che degli agenti di polizia penitenziaria, costretti a effettuare alcuni sit-in per manifestare le criticità in termini di sicurezza in cui operano.
Delli Noci ha voluto avere un confronto con la direttrice Rita Russo che “mi ha permesso di implementare la mia proposta”, ha dichiarato, “su una realtà di cui sappiamo troppo poco e che può e deve essere una risorsa per l’intera città”.
L’intento, è quello di “attivare una convenzione che consenta ai detenuti di scontare parte della pena prestando servizio nel comune e svolgendo mansioni di recupero del decoro urbano o dei terreni agricoli abbandonati, come si fa già in alcuni paesi della nostra provincia. Si potrebbe pensare a lavori di manutenzione e rigenerazione urbana a Borgo San Nicola, per esempio, che vive una condizione di abbandono e degrado”.
Ma non solo questo. Delli Noci pensa a un ventaglio di azioni che puntino alla rieducazione e al reinserimento sociale ma anche alla tutela delle persone. A tal proposito la parola chiave sembra essere “sinergia”. “E’ fondamentale – sottolinea, ad esempio – che anche il Comune di Lecce contribuisca al lavoro già avviato da carcere e Confindustria entrando a far parte del protocollo sul carcere minorile, ora in stato di abbandono, che deve diventare un hub dell’innovazione per consentire ai detenuti di avvicinarsi alla formazione digitale e acquisire nuove competenze utili per il loro percorso di reinserimento sociale e nel mercato del lavoro”.
“Ai fini del reinserimento lavorativo e per insegnare ai detenuti un mestiere – prosegue Delli Noci – credo sia importante attivare percorsi formativi per l’artigianato e, magari attraverso una convenzione con il Cna e Confartigianato, lasciare che le lezioni siano tenute proprio presso le nostre botteghe artigiane”.
In questa proposta ha un suo ruolo anche il teatro del carcere, da inserire, a suo avviso, nella rete delle realtà culturali cittadine “che devono dialogare tra di loro e vivere tutti del fermento creativo” che ne emerge.
Tra le proposte messe in campo da Delli Noci c’è poi l’istituzione della figura del garante per i diritti dei detenuti, che si faccia promotore dell’esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile, e un supporto per il trasporto pubblico sia per i detenuti che svolgono il lavoro all’esterno sia per le loro famiglie: “I primi – afferma – potranno viaggiare gratis sui mezzi pubblici e sarà previsto uno sconto per le famiglie che devono raggiungere il carcere”.
“In questi anni, tante associazioni si sono occupate di restituire speranza e dignità ai detenuti e alle loro famiglie, realizzando attività culturali, di reinserimento lavorativo, laboratori artistici e progetti rivolti ai bambini e alle bambine dei detenuti, ricucendo così quello strappo tra città e carcere”, dichiara Delli Noci, il cui pensiero va, in particolare, a ‘Made in Carcere’ di Luciana Delle Donne o alla compagnia teatrale ‘Io ci provo’ di Paola Leone. Ma per l’ex assessore è tempo di andare oltre. “Credo che lo sforzo debba passare anche dal Comune – conclude Delli Noci – che non può delegare totalmente questo importante compito alle associazioni e alle realtà del terzo settore”.