NELLA DIREZIONE DEL P.D. ELETTI SEDICI PUGLIESI
Ai piani alti del partito promossi Teresa Bellanova (nella foto) e Nicola Latorre
Con l’Assemblea Nazionale del P.D., oltre che la investitura ufficiale di Matteo Renzi quale segretario generale del partito si è compiuto il primo passo del Renzi 2 ai vertici del maggiore partito italiano, subito dopo si è pensato, ma qualcosa era già filtrato, alla riformulazione della gerarchia nazionale. Saranno sedici in totale i pugliesi ai piani alti del Partito democratico. Dieci sono quelli eletti dall’assemblea nella direzione del Pd (su una platea di 120). A loro poi si devono aggiungere tre componenti di diritto: il presidente di Regione (Michele Emiliano), il sindaco della città metropolitana (Antonio Decaro), il segretario regionale (Marco Lacarra), oltre a due pugliesi nella «commissione di garanzia» (il foggiano Ivan Scalfarotto e il barese Alberto Losacco). Questa “commissione” è l’organismo che esercita funzioni di controllo relativamente alla corretta applicazione dello statuto e del codice etico. A tali cariche si deve inoltre aggiungere la prestigiosa carica di vicepresidente dell’assemblea nazionale affidata al barese Domenico De Santis, 35 anni, uomo di Emiliano, consigliere politico del presidente in Regione e da sempre suo affidatario delle questioni interne al partito. Già funzionario del Pd barese e poi regionale con la segreteria di Sergio Blasi (2009-2013), De Santis ha subito dopo avviato un’intensa collaborazione con Emiliano quando l’allora sindaco di Bari assunse la guida del partito.
Nella composizione della nuova direzione del partito, ovviamente, la pattuglia più numerosa è quella vicina a Renzi. Restringendo il campo ai pugliesi, e sempre, nel gioco della tripartizione interna, la corrente renziana sarà rappresentata dalla vice ministro allo sviluppo Teresa Bellanova (in predicato anche per il ruolo di vice segreteria), il senatore Nicola Latorre, l’eurodeputata Elena Gentile, il consigliere regionale Ruggiero Mennea, la segretaria del Pd barese Anna Tamborrino. A questi vanno aggiunti i membri di diritto Decaro e Lacarra.
Anche la corrente di Emiliano è stata premiata. Il governatore, infatti, riesce a portare in Direzione 12 componenti in tutto (il 10% del totale, che corrisponde ai voti conseguiti alle primarie). Ben quattro dei 12 emilianisti, ovvero un terzo del totale, vengono dalla Puglia, dove il governatore ha conseguito la maggior parte dei voti. Si tratta dei deputati Francesco Boccia, Dario Ginefra, Gero Grassi e Colomba Mongiello. Proprio il contrasto tra questi ha favorito l’ascesa a vice presidente di De Santis. La cui designazione, va detto, è stata molto ben accolta da tutta la componente emilianista. Un pugliese anche nella corrente di Orlando che ha designato per la direzione il deputato foggiano Michele Bordo.