PARI OPPORTUNITÀ E AGEVOLAZIONI PER LE STUDENTESSE MADRI CHE SVOLGONO LAVORO DOMESTICO
Appelli straordinari, esoneri e prove parziali per il superamento degli esami, sospensione temporanea degli studi. Sono le misure che il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione dell’Università del Salento hanno adottato allo scopo di creare condizioni più favorevoli di studio per le studentesse madri. Interessate sono, in particolare, le studentesse non lavoratrici con figli fino ai cinque di età o in gravidanza dall’ottavo mese o con diagnosi di gravidanza a rischio.
Nei mesi scorsi il Rettore Vincenzo Zara ha personalmente portato l’argomento all’attenzione degli Organi d’Ateneo, anche sulla base di una nota della Consigliera di Parità della Provincia di Lecce, Filomena D’Antini, che sollecitava l’Atenei ad “adottare interventi in favore delle studentesse madri che svolgono il lavoro domestico e lavori di cura all’interno delle proprie mura domestiche”.
«La tutela della maternità, garantita dal legislatore nazionale per le lavoratrici», sottolinea il Rettore, «è invece meno sviluppata in riferimento alle madri che svolgono lavoro domestico. Fanno eccezione la Legge 493/99, che ha istituito una polizza contro gli infortuni domestici, e alcuni riconoscimenti giurisprudenziali e amministrativi. In particolare nel primo caso, la ratio è quello di considerare il lavoro domestico come un vero e proprio lavoro, anche se non retribuito. Alla luce di tale questo dato, pur non potendo l’Università riconoscere alle madri che svolgono lavoro domestico gli stessi diritti di cui godono le lavoratrici madri, ha ritenuto di adottare una serie di iniziative e opportunità a sostegno delle studentesse madri, in modo da consentire loro di meglio conciliare la vita universitaria con la famiglia e la maternità stessa».
UniSalento ha scelto quindi di riconoscere alle studentesse non lavoratrici con figli fino ai cinque di età o in gravidanza dall’ottavo mese o con diagnosi di gravidanza a rischio le seguenti agevolazioni:
diritto a usufruire degli appelli straordinari già previsti nel Regolamento didattico di Ateneo per gli studenti fuori corso;
diritto a usufruire di esoneri e/o prove parziali con riduzione dell’obbligo di frequenza;
possibilità di usufruire del “tempo parziale”;
possibilità di richiedere la sospensione degli studi per l’anno accademico corrispondente o successivo alla data di nascita del figlio.
«Infine, è in corso di valutazione», conclude il Rettore, «la possibilità di prevedere l’esenzione dalle tasse universitarie, previa valutazione dell’impatto economico in Commissione Tasse».
Queste misure sono state presentate stamattina in conferenza stampa all’Università del Salento, alla presenza del Prorettore vicario Domenico Fazio, della Consigliera di Parità della Provincia di Lecce Filomena D’Antini e delle referenti del Rettore alle Pari opportunità Claudia Sunna e Marisa Forcina.
La Consigliera di Parità Filomena D’Antini ha espresso apprezzamento per le iniziative adottate dall’Ateneo: «Il mio obiettivo», ha sottolineato, «è equiparare il lavoro delle donne madri al lavoro tout court, affinché la donna madre veda riconosciuto il proprio lavoro».