“VALORIZZIAMO LECCE COME CITTÀ UNIVERSITARIA. LE NOSTRE FACOLTÀ SIANO PONTE TRA PASSATO E FUTURO”
Penso a Lecce non solo come la culla dell’arte barocca. Città eclettica e ricca di sfumature culturali, Lecce è anzitutto una città universitaria e come tale da valorizzare. Solo migliorando i trasporti, i servizi e l’offerta rivolta a migliaia di studenti fuori sede, possiamo incrementare lo sviluppo culturale ed economico della città. La mia passione per l’enogastronomia mi ha portato a diplomarmi come sommelier, quindi la nascita dei tre nuovi corsi di laurea – tra cui uno in viticoltura – e la notizia del loro accreditamento diffusa dal Rettore Zara non può che essere per me motivo d’orgoglio e di speranza per il futuro. Il DAMS (Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo), il corso in Viticoltura ed Enologia e quello in Manager della filiera rappresentano corsi che, se ben sfruttati, possono diventare una potenzialità importante per la città.
Dobbiamo puntare molto sulla formazione universitaria: la nostra università è in crescita, nonostante il numero di iscritti sia pericolosamente in calo anno dopo anno. Avere rapporti con altre università nazionali ed internazionali, come già accade per alcune facoltà, vuol dire puntare a un rilancio costante del nostro territorio, tramite l’apporto della cultura. Dobbiamo contribuire a trovare un collegamento tra il nostro passato e il nostro futuro.
Per questo credo sia necessario rilanciare facoltà che possono diventare di punta; oltre ai neonati corsi di studio, un esempio su tutti è Archeologia, i cui studenti negli anni hanno condotto scavi sia in altre regioni italiane sia in paesi esteri come Egitto e Turchia, con risultati importanti. Conservare e far conoscere in tutto il mondo la nostra storia, le nostre influenze culturali ma anche le scoperte di cui siamo stati i protagonisti può solo aiutare in maniera decisiva lo sviluppo economico della città.
ALESSANDRA QUARTA