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243° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA

243° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA

Bilancio operativo dei primi 5 mesi dell’anno

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Lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali

scoperti 66 evasori totali responsabili di evasione all’iva per circa 5 milioni di euro.

verbalizzati 35 datori di lavoro per aver impiegato circa 104 lavoratori in nero o irregolari.

sequestrate circa 5 tonnellate di prodotti energetici oggetto di frode.

 

Tutela spesa pubblica

scoperti danni erariali e risorse pubbliche richieste/percepite in frode per oltre 14 milioni di euro.

23 denunciati alla magistratura per reati in materia di appalti, corruzione e contro la pubblica amministrazione.

 

Contrasto alla criminalità economico-finanziaria

individuati patrimoni illeciti e aziende riconducibili alla criminalità organizzata per oltre 20 milioni di euro.

tolti dal mercato illegale oltre 3 milioni di prodotti contraffatti e irregolari.

 

Controllo del territorio e contrasto ai traffici illeciti

sequestrate 3 tonnellate di droghe.

arrestati 9 narcotrafficanti.

 

Anche per il 2017 è confermato l’impegno della Guardia di Finanza nella lotta ai fenomeni di criminalità economico-finanziaria più diffusi e dannosi per il sistema economico nazionale. Lo scopo è naturalmente quello di tutelare le libertà economiche dei cittadini, delle imprese e dei professionisti onesti, condizione indispensabile per il raggiungimento dell’equità sociale che è il fondamento del benessere della collettività.

Sono 3.694 gli interventi di polizia economico-finanziari eseguiti e 158 le deleghe d’indagine concluse dai Reparti del Corpo pervenute dalla Magistratura ordinaria e contabile.

La strategia di intervento della Guardia di Finanza si articola su piani operativi, attività investigativa e controllo economico del territorio.

I piani operativi si sostanziano nell’attuazione di programmi di interventi mirati sulle più pericolose manifestazioni d’illegalità. Sono 46 quelli in via di sviluppo nel 2017, distinti nei 3 obiettivi strategici del Corpo, vale a dire: lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali (20 piani), contrasto agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica (10 piani) e contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria (16 piani).

L’attività investigativa consiste nell’esecuzione, da parte dei Reparti del Corpo, delle indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria relativamente ai più gravi reati a sfondo economico-finanziario, cui si aggiungono quelle della Corte dei conti relative ad ipotesi di “spreco” di denaro pubblico. Da gennaio a maggio di quest’anno i Reparti hanno ricevuto dalla Procura ordinaria e contabile 217 richieste e deleghe d’indagine, il 73% delle quali sono già state concluse.

Per controllo del territorio s’intende, infine, il presidio che i Reparti territoriali e la Componente aeronavale della Guardia di Finanza assicurano sulle strade, sulle aree urbane, nei porti e negli aeroporti, presso le frontiere marittime e terrestri per la ricerca di fenomeni di sommerso d’azienda e di lavoro, nonché per il contrasto di tutte le tipologie di traffici illeciti.

 

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

“Secondo le indicazioni del Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Prof. Pier Carlo Padoan, il Corpo sta sostenendo convintamente il cambiamento culturale in atto nell’amministrazione finanziaria – ha precisato nel suo intervento il Comandante Generale, Gen.C.A. Giorgio Toschi – teso a rifondare su nuove basi il rapporto tra fisco e contribuente ed a rinsaldare il significato autentico del prelievo tributario come contributo del singolo al bene comune. Una rinnovata strategia – ha aggiunto il Generale Toschi – che pone il cittadino al centro del sistema, incoraggiando ogni forma di dialogo leale e costruttivo con il mondo dell’economia, delle associazioni di categoria, delle rappresentanze e degli ordini professionali”.

L’azione, invece, nei confronti di chi si pone fuori dalle regole ha prodotto i seguenti risultati.

Sono 393 gli interventi mirati, fra verifiche e controlli, svolti nei confronti di imprese e lavoratori autonomi preventivamente selezionati per l’elevato rischio di consistente evasione. La scelta dei contribuenti è stata eseguita attraverso l’analisi dei dati ottenuti dalle banche dati in uso al Corpo, attività di intelligence e il controllo economico del territorio.

Nel comparto dei reati tributari, circa 65 sono state le attività investigative delegate dalle Autorità giudiziarie.

Scoperti, a carico di 61 responsabili, 77 reati fiscali: per l’82% si tratta di illeciti gravi come l’emissione di fatture false, la presentazione di dichiarazioni fraudolente o l’occultamento di documenti contabili.

Sono stati proposti sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie ai responsabili di frodi fiscali per oltre 6 milioni di euro, di cui 4 milioni già eseguiti.

Un discorso a parte va fatto per chi è riuscito ad accumulare patrimoni milionari ricorrendo alle forme più gravi di reati fiscali ed economico – finanziari: è stato svolto nr. 1 accertamento nei confronti di 4 soggetti che ha condotto alla confisca definitiva di beni per oltre 8 milioni di euro.

Nel campo dell’economia sommersa, i finanzieri hanno scoperto 66 soggetti del tutto sconosciuti al Fisco, i cc.dd. “evasori totali”, che hanno evaso, nel complesso, circa 5 milioni di IVA.

Questo sensibile incremento è anche da ricondurre al Piano denominato “Omesse comunicazioni IVA” che i Reparti del Corpo stanno svolgendo, su tutto il territorio nazionale, nei confronti di quegli operatori che, invitati a regolarizzare (in un’ottica di “compliance”) la propria posizione fiscale, non hanno risposto o non si sono ravveduti.

Nel contrasto al sommerso di lavoro sono stati verbalizzati circa 35 datori di lavoro (+206% sul corrispondente periodo del 2016) per aver impiegato quasi 104 lavoratori in “nero” o irregolari.

I 31 interventi a contrasto delle frodi nel settore dei carburanti hanno portato al sequestro di circa 5 tonnellate di prodotti energetici.

 

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

La tutela degli interessi economico-finanziari dello Stato, accanto al prioritario contrasto delle più gravi forme di evasione, richiede – ha precisato il Comandante Generale Toschi – un’altrettanta determinata azione di vigilanza sui processi di gestione della spesa pubblica e di prevenzione e repressione delle forme di criminalità che ne possono causare un’alterazione, prima fra tutte la corruzione”.

Nei primi 5 mesi del 2017, sono stati eseguiti oltre 185 interventi a tutela di tutti i principali flussi di spesa pubblica: dai contratti pubblici agli incentivi alle imprese, dai fondi europei alla spesa sanitaria, dalle contribuzioni a sostegno del lavoro alle erogazioni a carico del sistema previdenziale.

Ammontano a 37 le deleghe d’indagine ricevute dalla magistratura ordinaria e contabile, per illeciti in materia di appalti e contro la Pubblica amministrazione, per frodi e truffe nella percezione di risorse pubbliche, nonché in relazione a possibili casi di responsabilità amministrativa per danni erariali.

Individuati danni erariali e contributi richiesti o percepiti in frode per un ammontare complessivo di 14 milioni di euro.

Eseguite indagini su contratti pubblici irregolari per oltre 7 milioni di euro.

Sono 23 le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altre condotte contro la Pubblica Amministrazione.

Ulteriori 115 soggetti sono stati denunciati alla magistratura ordinaria o sanzionati in via amministrativa per aver percepito illecitamente contributi pubblici, risorse o agevolazioni a carico della spesa sanitaria e del sistema previdenziale.

Sono 49 le persone segnalate alle Procure regionali della Corte dei conti per ipotesi di danno erariale.

 

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA

Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, sono state eseguite 471 attività ispettive.

Tocca la soglia degli oltre 20 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti per il sequestro, sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ai sensi della normativa antimafia.

Nel campo della lotta al riciclaggio di “denaro sporco”, i dipendenti Reparti del Comando Provinciale hanno approfondito 93 segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio.

In materia di contrasto ai reati fallimentari sono state accertate distrazioni di patrimoni per oltre 1 milione di euro.

Nelle indagini sulle falsificazioni monetarie e degli altri mezzi di pagamento, la Guardia di Finanza ha sequestrato valuta, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per oltre 4 mila euro.

Nel settore della tutela della proprietà intellettuale, a fronte di 103 interventi e 20 deleghe d’indagine eseguite, sono stati sequestrati oltre 3,4 milioni di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione made in Italy o non sicuri (+500% rispetto al 2016).

 

CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI

Il controllo del territorio, del mare e dello spazio aereo è assicurato, per il contrasto dei traffici illeciti, attraverso un dispositivo d’intervento unitario, in cui le diverse componenti del Corpo – quella territoriale, quella investigativa, quella aeronavale e la speciale – si integrano perfettamente.

In tale contesto, ammontano a 3 tonnellate le sostanze stupefacenti sequestrate. Sono 9 i narcotrafficanti arrestati e 2 i mezzi sequestrati.

Sul fronte dell’immigrazione clandestina, sono stati arrestati 10 scafisti e sequestrate 5 imbarcazioni.

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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