CANNABIS TERAPUETICA: A EMILIANO IL GRIDO DI DOLORE DI NICOLA, CLAUDIA, MATTEO… POCO IMPORTA
Il presidente del gruppo di Direzione Italia, Ignazio Zullo, e il consigliere regionale, Luigi Manca, anche nella sua veste di vice presidente Commissione Sanità spiegano che la “politica” questa volta ha davvero fatto tutto, manca chi controlla
La denuncia di Nicola, barese di 48 anni, affetto da Slerosi Multipla, che allevia il suo dolore con la cannabis terapeutica, che non sempre riesce a recuperare tramite farmacie della Asl, tant’è che è costretto a ricorrere sul mercato illegale non è l’unica. Anche la barese Claudia e il salentino Matteo, ci hanno denunciato le stesse difficoltà. Anche loro usano gli stessi farmaci (Bedrocan e Bediol), anche loro hanno difficoltà di procurarseli e a questo aggiungono che, non essendo a carico del Servizio Sanitario Regionale, devono sopportare una spesa mensile di oltre 200 euro.
Ora è difficile spiegare loro, ma anche ai tantissimi ammalati di pugliesi che si trovano nella loro condizione che la “politica” in questo caso ha davvero fatto tutto quanto: come Direzione Italia ci siamo fatti carico fin dall’inizio del problema offrendo all’assessore alla Sanità, il presidente Emiliano, anche una bozza di regolamento che mancava alla Legge regionale. Il regolamento è stato approvato e anche data attuazione. E appare evidente che il meccanismo si è inceppato nella fase burocratica. Proprio quella sulla quale dovrebbe vigilare l’assessore Emiliano, che dovrebbe dar seguito alle linee politiche dettate dal Consiglio regionale, per altro all’unanimità.
E’ chiaro che i dolori e le sofferenze di Matteo, Claudia e Nicola e di centinaia di pugliesi interessano poco a chi passa più tempo seduto nei talk show nazionali che non sulla poltrona di assessore alla Sanità della Puglia.