MANIFESTANO GLI OLIVICOLTORI CONTRO IL DISINTERESSE DELLA REGIONE
Al raduno fissato all’ingresso del Capoluogo hanno partecipato moltissimi agricoltori trasferitisi da tutta la provincia a bordo dei propri mezzi pesanti.
Lecce in tilt dalle prime ore del giorno a causa di una manifestazione di protesta contro Emiliano e il suo governo regionale per lo scarso, se non nullo di fatto, interesse verso i problemi, sempre più pressanti e gravosi, a carico della categoria degli agricoltori, in particolar modo degli olivicoltori
È stata una protesta pacifica, com’è nello spirito degli agricoltori salentini, quella organizzata quest’oggi con i protagonisti decisi a farsi sentire allo scopo di provare a salvare un comparto, quello olivicolo, ormai in gravi difficoltà a causa della Xylella. Le colpi vengono attribuite alla “Regione” rea di non aver avviato quelle misure utili ad evitare il tracollo della produzione.
Gli olivicoltori salentini sono tornati a chiedere, finalmente, la dichiarazione dello stato di calamità naturale con conseguenti sgravi fiscali, previdenziali e moratoria dei mutui bancari e la nomina di un commissario straordinario. Sarebbe molto opportuna la nomina di un assessore regionale che prenda a cuore il problema. Inoltre, si spera di ottenere che la Regione Puglia si adoperi, con urgenza, per permettere agli olivicoltori di impiantare olivi delle cultivar riconosciute tolleranti al batterio quali Leccino e Favolosa con sesti tradizionali, intensivi o super-intensivi”.
Al momento, purtroppo, la produzione delle olive sta spostandosi verso il nord della regione, là dove il batterio non esiste e la cosa ovviamente sta deprimendo ancor di più l’economia salentina non solo nello specifico settore ma in generale.
Il corteo formato dai tanti partecipanti, intorno alle 12, si è spostato in viale Aldo Moro, dove ci sono gli uffici provinciali dell’Agricoltura.