SEMPRE PIÙ INGAREBUGLIATA LA SITUAZIONE DELL’ILVA A TARANTO
Ilva, Dit: “La Puglia non può continuare a essere esclusa dalle decisionI. serve una task force tecnico-politica che faccia interagire governo nazionale e regionale”
Il gruppo regionale di Direzione Italia (Renato Perrini, Ignazio Zullo, Luigi Manca e Francesco Ventola) hanno presentato un ordine del giorno e chiedono che venga discusso domani in Consiglio
Ilva, la situazione sembra ogni minuto ingarbugliarsi ulteriormente. A Roma è saltato il tavolo. Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha fatto sapere alla società di cui è capofila Arcelor Mittal che non è accettabile aprire il confronto senza garantire le condizioni salariali e contrattuali. Insomma, inutile avviare trattative se la società non smentisce i numeri degli esuberi dei giorni scorsi.
A questo punto la Regione Puglia non può continuare a essere spettatrice di una vicenda che coinvolge migliaia e migliaia di pugliesi, fra dipendenti Ilva e quelli dell’indotto, che rischiano di perdere tutto o lavorare in condizioni peggiori. Per questo abbiamo presentato un ordine del giorno, primo firmatario il collega tarantino che sta seguendo da vicino la vertenza Renato Perrini, che chiediamo che venga discusso già nel Consiglio regionale di domani mattina. Crediamo sia ora di intraprendere un dialogo fra istituzioni per questo chiediamo al governatore Emiliano ed al presidente del Consiglio regionale Loizzo, di istituire una task force tecnico-politica, finalizzata ad interagire con il governo nazionale, cosi da evitare che le decisioni siano prese lontano dai confini regionali. Anche perché non ci rassicura né quanto dichiarato dal ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, De Vincenti, circa i 4mila esuberi che dovrebbero restare in carico all’Amministrazione straordinaria, né la volontà di Am InvestCo di non dare continuità rispetto al rapporto di lavoro intrattenuto dai dipendenti con le società, neanche in relazione al trattamento economico e all’anzianità. In pratica i dipendenti saranno riassunti con le regole del Jobs Act, senza più le tutele dell’articolo 18. Tutto questo produrrà un forte taglio dei salari. In pratica si sta verificando quanto avevamo previsto e tentavamo di scongiurare, nel nostro piccolo e nel nostro ruolo, con le mozioni e le interrogazioni, a firma di Perrini, presentate nei mesi scorsi.
Le vicende che investono l’Ilva di Taranto riguardano l’intera regione Puglia, ecco perché è arrivato il momento che il Governo regionale prenda in mano la situazione dal punto di vista politico. Servono azioni concrete e tutelative sia nei confronti dei lavoratori che nei confronti dell’intera collettività per quanto riguarda la partita Ambiente-Bonifiche-Risanamento-Salute.