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IL SALENTO DALLA PREISTORIA ALLA MODERNITÀ: TARANTO

IL SALENTO DALLA PREISTORIA ALLA MODERNITÀ: TARANTO

TARANTO LA SUA STORIA E I SUOI MONUMENTI

gonfalone di Taranto

Gonfalone di Taranto

Stemma di Taranto

Stemma di Taranto

Conosciamo la Città

Taranto conosciuta anche come la Città dei due mari è la seconda più popolosa città pugliese con i suoi quasi duecentomila abitanti.

Antica colonia magnogreca, è stata fondata dagli Spartani (Partheni) unica colonioa spartana fuori dal territorio greco. Si trova ubicata a cavallo sul Mar Grande e  Mar Piccolo detta anche “Terra dei delfini” ” per lo storico insediamento di un gruppo di cetacei oltre gli isolotti di San Pietro e San Paolo. Fa parte della penisola salentina costituendone,  geograficamente parlando, uno dei suoi vertici ideali. A Taranto ha sede l’Arsenale marittimo della Marina Militare, l’Ilva e il Museo Archeologico nazionale (MArTA), tra i musei più importanti d’Italia

Taranto presenta una morfologia territoriale prevalentemente pianeggiante, la città si sviluppa lungo tre penisole naturali ed un’isola artificiale, quest’ultima nucleo storico dell’abitato, formatasi durante la costruzione del fossato del Castello Aragonese. Il comune possiede inoltre ben sei exclave, tra cui la frazione di San Donato.

Il Mar Grande bagna la costa esterna, racchiusa nella baia delimitata a da Punta Rondinella e a da Capo San Vito. L’arco ideale creato dalla baia naturale si chiude con le Isole Cheradi. Questo mare si congiunge col Mar Piccolo in soli due punti, rappresentati dal canale naturale di Porta Napoli e dal canale artificiale navigabile che separa lo storico insediamento urbano dalla parte più estesa della città.

Il Mar Piccolo, considerabile dunque un mare interno, è costituito da due seni idealmente divisi dal Ponte Punta Penna Pizzone, che congiunge la Punta Penna con la Punta Pizzone: il primo seno ha la forma di un triangolo grossolano, i cui vertici meridionali sono rappresentati dall’apertura ad est sul secondo seno, e da quella ad ovest sul Mar Grande; il secondo seno ha invece la forma di un’ellisse, il cui asse maggiore misura quasi cinque chilometri.

Nel Mar Grande e nella parte settentrionale di entrambi i seni del Mar Piccolo sono localizzate alcune sorgenti come quella del Tara (a nord del Mar Grande), del Galesio (primo seno del Mar Piccolo), Riso e del Cervaro o Battemdieri (secondo seno Mar Piccolo nei pressi della Palude La Vela) e sottomarine chiamate citri, che apportano acqua dolce non potabile mista ad acqua salmastra, creando una condizione idrobiologica ideale per la coltivazione dei mitili o cozze.

Taranto si trova in pianura a 3 m sul livello del mare e la sua altezza massima è di circa 15 m s.l.m. Per questo motivo le temperature solitamente non calano sotto gli 0 °C.

Perché Taranto? L’inquadramento etimologico del nome della città è tutt’altro che facile. Il toponimo Taras (in greco: Τάρας), primo nome della città, è strettamente collegato alla colonizzazione ellenica della Magna Grecia che si ebbe a partire dall’VIII e VII secolo a.C. con le colonie ioniche e doriche: oltre che sulle monete magno-greche risalenti al periodo di massimo splendore della città, il toponimo compare anche sulla Mappa di Soleto, la più antica mappa geografica occidentale proveniente dall’antichità classica, incisa su un piccolo frammento di un vaso attico smaltato di nero.

Taras era una figura della mitologia greca, figlio di Poseidone e della ninfa Satyria, nonché leggendario fondatore della città di Taranto, e questa dovrebbe essere tutt’altro che una coincidenza.

Tuttavia, non è possibile del tutto escludere la derivazione del toponimo dal nome del fiume Tara, oppure dal termine sanscrito taranta-h (cioè “mare”).

Ottavia Luciani

(fine prima parte – appuntamento a domenica 03 dicembre)

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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