HomeCronaca e AttualitàIDENTIFICATI GLI AUTORI DELL’AGGRESSIONE DEL TRENTATREENNE A PORTO CESAREO.

IDENTIFICATI GLI AUTORI DELL’AGGRESSIONE DEL TRENTATREENNE A PORTO CESAREO.

IDENTIFICATI GLI AUTORI DELL’AGGRESSIONE DEL TRENTATREENNE A PORTO CESAREO.

I Carabinieri eseguono tre fermi di indiziato di delitto.

11-bastone

I Carabinieri della Stazione di Porto Cesareo, unitamente a quelli del Nucleo Operativo della Compagnia di Campi Salentina e della Tenenza di Copertino, hanno eseguito i fermi di indiziato di delitto, emessi dalla Procura della Repubblica di Lecce, nella persona del Sostituto Pubblico Ministero la Dottoressa Roberta Licci,  nei confronti di 3 giovani del luogo che, la sera del 29 novembre scorso, avrebbero violentemente aggredito un giovane mentre lo stesso si trovava presso la città cesarina.

I fermati sono:

– Cagnazzo Lorenzo, classe 90, residente a Porto Cesareo, operaio;

–  Pagliara Maikol, classe 90, residente ad Arnesano;

–  Soffiatti Kevin, classe 98, residente a Porto Cesareo operaio.

I reati contestati, tutti in concorso tra loro, sono il porto abusivo di arma da fuoco ( art. 4 comma 2 della Legge 865/67) il sequestro di persona (art. 605 del codice penale) le lesioni personali aggravate (artt. 582-583-585 del codice penale) le minacce e la violenza privata (artt. 612 e 610 del codice penale) e la tortura (art. 613 del codice penale) reato quest’ultimo recentemente introdotto nell’ordinamento italiano.

I provvedimenti scaturiscono dai gravi indizi di colpevolezza acquisiti e cristallizzati dai Carabinieri, che la sera dell’aggressione, venuti a conoscenza del pestaggio, si erano da subito attivati al fine di identificare gli autori e individuare elementi che potessero acclarare le responsabilità. Il sopralluogo sul sito del pestaggio, condotto in modo molto violento tramite l’uso anche di una spranga di ferro e sotto la minaccia di morte, poiché uno degli autori impugnava una pistola, da subito aveva permesso di comprendere appieno la dinamica, supportando le parziali amissioni della vittima, terrorizzata e ancora confusa dall’evento.

Successivamente l’acquisizione di video telecamere nella zona, oltre alla raccolta di alcune testimonianze, ha permesso di raccogliere ulteriori elementi sul mezzo utilizzato per spostarsi dal centro della città al luogo periferico, un rustico di un immobile in costruzione, in cui si è consumato l’evento. Condotte, che come hanno ricostruito i militari, si sono verificate con grande ferocia, tanto da provocare la frattura di varie costole, delle dita di una mano e un trauma cranico con ferita lacero-contusa, che hanno comportato una prognosi di 45 per la vittima.

Elementi che hanno permesso alla magistratura leccese di spiccare il fermo, sussistendo gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei giovani citati, nonché la loro immediata irreperibilità, conclusasi nella serata di questa sera.

redazione.lecceoggi@gmail.com

No Comments

Leave A Comment