NARDO’: TAGLIO DEL NASTRO PER IL CENTRO “ARMONIA” DI VIA AVETRANA
Apre finalmente la struttura socio-educativa e riabilitativa a servizio dell’Ambito di Zona n. 3
È in programma domani, venerdì 26 gennaio, alle ore 16 l’inaugurazione del centro diurno socio-educativo e riabilitativo Armonia di via Avetrana, gestito dalla cooperativa sociale Polis. Il centro è ospitato nell’ex mattatoio (che è stato ristrutturato negli anni scorsi e recuperato dal punto di vista funzionale), ospiterà sino a trenta persone ed è a servizio dei comuni dell’Ambito di Zona n. 3, di cui Nardò è capofila. Si tratta di una struttura socio-assistenziale a ciclo diurno finalizzata al mantenimento e al recupero dei livelli di autonomia della persona e al sostegno della famiglia, in particolare soggetti diversamente abili, tra i 6 e i 64 anni, che necessitano di prestazioni riabilitative di carattere sociosanitario. Il centro aiuta le persone disabili a mantenere la propria autonomia perché si fonda su un modello che considera questo servizio come luogo di “abitazione”, nel quale mantenere e proseguire per quanto possibile le abitudini proprie dell’ambiente familiare, compatibilmente con le esigenze di vita comunitaria. Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno l’assessore al Welfare della Regione Puglia Salvatore Ruggeri, il sindaco di Nardò Pippi Mellone, l’assessore ai Servizi Sociali e presidente del coordinamento istituzionale dell’Ambito di Zona n. 3 Maria Grazia Sodero e la coordinatrice del centro e responsabile della cooperativa sociale Polis Graziana Pellegrino.
“È un servizio essenziale – spiega Maria Grazia Sodero – per la nostra città e per gli altri comuni dell’Ambito, un sostegno importantissimo all’autonomia e alla valorizzazione delle persone disabili e delle rispettive famiglie. Ai cittadini, che potrebbero andare in confusione, va spiegato che l’inaugurazione del 30 maggio 2016, sei giorni prima delle elezioni, fu una inutile passerella dell’amministrazione Risi che aveva fretta di esibire qualche risultato, in quel caso un immobile semplicemente vuoto e chiuso cinque minuti dopo la fine della cerimonia. Questa volta si tratta di una inaugurazione vera, con un centro affidato in gestione e subito funzionante e che senza dubbio è l’ultimo atto di un percorso di recupero strutturale e funzionale della struttura lungo ormai diversi anni”.