PER IL LECCE IL PRIMO DI UNDICI ESAMI DI LAUREA
Il Lecce, oggi, si appresta ad affrontare un esame che poi si ripeterà per almeno altre sette o otto volte, quante ne basteranno per arrivare alla conquista di quei 27 punti che ancora mancano per la matematica certezza della promozione nel campionato cadetto. Non sono certamente pochi (in totale in palio ce ne sono 33) ma questo nostro Lecce sembra davvero aver preso la strada giusta per tornare nel calcio più importante da cui manca da ormai troppe stagioni. La fortunata (per il Lecce) decisione di Rizzo di lasciare la guida dei giallorossi alla terza giornata ha portato nel Salento un allenatore che con tatto ma anche con grande fermezza si è saputo imporre. Con il suo lavoro, con le sue scelte (talvolta discusse prima della partita poi accettate perché vincenti) ha saputo pilotare la squadra attraverso le tante insidie messe in atto dagli avversari sino al primo posto in classifica e, peraltro, con un ampio margine di punti.
Oggi, dicevo, il Lecce deve affrontare un esame: sarà difficile da superare ma ha tutte le possibilità di farlo a patto e condizione (ampiamente sollecitata dal mister) di stare in partita dal primo al novancinquesimo minuto; di non sottovalutare l’avversario che non ha una grande tradizione a proprio favore a Lecce ma che verrà con il giusto e doveroso intento di vendere cara la pelle prima di arrendersi.
In chiusura un doppio appello ai tifosi: primo andiamo in tanti allo stadio per sostenere la squadra; secondo agli insostituibili tifosi della “Curva” non fate multare ancora la società (un vero spreco di denaro) col rischio di subire qualche pesante decisione da parte del Giudice Sportivo.
Ottavia Luciani