ALL’ACAYA CLUB I CAMPIONATI INTERNAZIONALI D’ITALIA MASCHILI DI GOLF
Sul percorso dell’Acaya Golf Club, a Vernole, si svolgono i Campionati Internazionali d’Italia maschili (14-17 marzo) che vedranno in campo 132 giocatori, tra i migliori del continente e non, provenienti, oltre che dall’Italia, anche da Austria, Danimarca, Francia, Galles, Germania, Inghilterra, Irlanda, Olanda, Slovacchia, Polonia, Repubblica Ceca, Spagna, Giappone, Svezia, Svizzera, Belgio ed Emirati Arabi.
Tra gli azzurri ci saranno Andrea Romano (Castelgandolfo), Jacopo Albertoni (Marco Simone), Giacomo Fortini (Cus Ferrara), Pietro Bovari (Ambrosiano), Massimiliano Campigli (Torino) e Julien Paltrinieri (Verona), per citarne alcuni, insieme concorrenti locali quali Mirko Vucinic (Acaya), Giovanni Porta (San Domenico) e Leonardo Fraccascia (Metaponto). Tra gli stranieri possono fare buone cose l’olandese Pierre Verlaar jr, il tedesco Claudio Consul, il francese Pierre Pineau e lo spagnolo Angel Hidalgo.
Il torneo di disputa sulla distanza di 72 buche (18 al giorno). Il taglio, dopo il terzo giro, lascerà in gara per quello finale i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto. Dopo 54 buche sarà assegnato il Nations Trophy, gara in cui si confronteranno le rappresentative nazionali.
Il torneo è stato vinto in passato da numerosi giovani che poi sono diventati ottimi professionisti tra i quali ricordiamo il campione spagnolo José Maria Olazabal (1983-1985), lo svedese Henrik Stenson (1996) e Nino Bertasio (2008). Ultimo vincitore azzurro è stato Federico Zucchetti (2013), da poco passato professionista.
Il percorso – All’interno di un contesto naturale di rara bellezza, immerso nel verde della macchia mediterranea, si snoda il tracciato dell’Acaya Golf Club (18 buche, par 71, m. 6.192) disegnato dal famoso studio americano Hurdzan/Fry. La varietà del design, in armonia con le caratteristiche del terreno, sollecita i giocatori ad utilizzare tutti i ferri e i legni della sacca.
Alcune buche sono costeggiate da incantevoli laghetti e ruscelli sistemati strategicamente. Spettacolare la cascata che divide la buca 11 dalla 12. Elemento importante, che cambia le condizioni di gioco, è il vento, che rende il percorso quasi simile a un links scozzese.