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CASTELLINO, EPILOGO SEMPRE PIÙ VICINO

CASTELLINO, EPILOGO SEMPRE PIÙ VICINO

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Approvata la seconda fase del piano di caratterizzazione, risultato atteso da un decennio

La conferenza dei servizi sulla ex discarica di Castellino, che si è tenuta ieri a Bari, ha approvato la seconda fase del piano di caratterizzazione del sito prodotto da Mediterranea Castelnuovo 2, un risultato atteso da quasi un decennio. Il piano, previsto e definito dal Decreto Ronchi del 1997, dal DM 471/99 e dal D.Lgs. 152/06, è lo strumento che permette di ricostruire i fenomeni di contaminazione di suolo e acque, in modo da ottenere le informazioni di base a supporto della messa in sicurezza e della bonifica definitiva. In particolare, la seconda fase del piano è quella nella quale vengono prelevati i campioni di suolo ed acque sotterranee e vengono effettuate le analisi. La messa in sicurezza e la bonifica del sito si rendono necessarie quando la contaminazione supera le soglie previste dalla normativa.

In virtù di alcune prescrizioni che la conferenza ha stabilito, la società dovrà comunicare con congruo anticipo il cronoprogramma dei lavori sul campo e presentare ad Arpa un documento operativo con la posizione dei campioni da analizzare in contraddittorio. La stessa Arpa procederà alla validazione dei dati analitici su circa il 10% dei campioni, cioè due campioni di suolo e due di acque sotterranee. Sempre Mediterranea Castelnuovo 2 dovrà trasmettere i certificati di destinazione urbanistica per poter confrontare i risultati analitici rivenienti dalla caratterizzazione dei suoli con l’effettiva destinazione d’uso dell’area. Infine, la società dovrà produrre gli esiti della caratterizzazione entro 90 giorni e l’analisi di rischio entro sei mesi. È utile ricordare che il piano di caratterizzazione aveva già fatto propria la previsione, sollecitata dal Comune di Nardò, di controllare l’interazione della discarica con le falde acquifere nelle aree circostanti attraverso nuovi piezometri. La caratterizzazione permetterà quindi di ricostruire lo stato ambientale di suoli e acque sotterranee e di stabilire conseguentemente se la contaminazione finora riscontrata sia causata o meno dalla discarica.

Alla conferenza dei servizi hanno partecipato, oltre ovviamente al Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio della Regione Puglia, i rappresentanti di Provincia di Lecce, Mediterranea Castelnuovo 2 e Arpa Puglia (Dipartimento di Lecce). Per conto del Comune di Nardò erano presenti l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio, l’ingegnere Nicola D’Alessandro e il consulente dell’amministrazione, il geologo Andrea Vitale.

“Diamo atto all’amministrazione Emiliano – dice Mino Natalizio – di essersi posto come obiettivo quello di risolvere definitivamente il problema della corretta chiusura della discarica di Castellino e la celere approvazione in sede di conferenza di servizi della seconda fase del piano di caratterizzazione, ne è la prova. Visto che il piano è lo strumento propedeutico e assolutamente necessario per arrivare alla conclusione dell’iter”.

 

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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