HomeCronaca e AttualitàNARDÒ: EDUCARE ALLA BELLEZZA, È RIPARTITO IL PROGETTO BUONA VITA 2.0

NARDÒ: EDUCARE ALLA BELLEZZA, È RIPARTITO IL PROGETTO BUONA VITA 2.0

NARDÒ: EDUCARE ALLA BELLEZZA, È RIPARTITO IL PROGETTO BUONA VITA 2.0

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Previsti incontri, dibattiti e laboratori con il coinvolgimento delle scuole della città

Ha preso il via nei giorni scorsi la prima fase del progetto in rete interscolastica Buona Vita 2.0, che quest’anno prende il nome Ami-Amo la Vita, Bellezza! e che è promosso dall’istituto comprensivo n. 3 “Pantaleo Ingusci”, capofila della rete interscolastica comprendente anche gli istituti “Galilei”, “Vanoni” e “Moccia”. Senza dubbio una esperienza molto positiva per le scuole neretine che condividono un intervento didattico di lunga durata. Il progetto è realizzato in collaborazione con l’assessorato alla Istruzione guidato da Maria Grazia Sodero, con il consigliere Gianluca Fedele, con i Club Lions di Nardò e Lecce Messapia. Lo scopo che il progetto insegue da qualche anno è quello di far apprezzare alle nuove generazioni la bellezza di essere liberi da qualsiasi costrizione esplicita ed implicita e di promuovere ed indurre in loro la capacità di saper apprezzare la bellezza nella natura, nell’arte e nell’uomo. Insomma, aspirare al bello, all’autentico, alla verità, dovrebbe divenire il sogno di ogni ragazzo.

Durante questa fase gli studenti degli istituti scolastici coinvolti incontreranno magistrati ed esperti per discutere di legalità e di fenomeni quali mafia e criminalità organizzata. Nel mese di aprile sono previsti laboratori di sensibilizzazione sulle corrette dinamiche di relazione nel gruppo, incontri tra gli operatori del consultorio e i genitori dei bambini delle scuole dell’infanzia e delle prime classi di primaria, incontri con gli studenti delle scuole secondarie, inerenti la bellezza e l’importanza dei beni architettonici e ambientali. Le attività si concluderanno nel mese di maggio con altri incontri, dibattiti e laboratori in piazza. Il progetto è coordinato dai docenti Arturo Cioni e Maria Rosaria Settimo.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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