CASERTANA vs LECCE – LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO
A CASERTA PROVA DELUDENTE DA PARTE DI TUTTI
Bisogna ritrovare unità d’intenti per evitare un tracollo finale
A questo punto, dopo la scialba prova ed il pessimo risultato ottenuto, mettersi le mani davanti agli occhi per non vedere potrebbe essere un suicidio sportivo. È innegabile che la squadra vive, sin da gennaio secondo molti, uno stato diverso rispetto alla fase della venuta di Liverani sulla panchina giallorossa. Sinora molto si è perdonato perché i risultati, malgrado il gioco latiti da molto, erano favorevoli e il Lecce a passo garibaldino guadagnava punti e posti in classifica tanto da diventare il leader. Il fatto di non aver saputo approfittare di portare il vantaggio conquistato a quantità ancora magiore (+10) ha dato qualche segnale di decadimento ma dall’interno sono arrivate accuse e al massimo qualche giustificazione senza, però, probabilmente, mai discuterne seriemante per cercare di trovare gli opportuni correttivi. Ora, come detto, non ci si può più nascondere e le parole di Liverani nel dopo partita “siamo smepre primi…” possiamo accettarle ma sinceramente non le capiamo. Per il momento sappiamo ancora leggere ma sappiamo anche fare proiezioni che forse a qualcun altro sfuggono. Nelle ultime partite la squadra tiene un passo da play out manca la vittoria in casa spesso non riesce a segnare e, volendo essere proprio espliciti sino in fondo, non siamo d’accordo con Liverani che manda in campo, sperando che…, quattro o cinque punte per tentare di risalire la china. I gol vengono non dal numero di punte che si schierano ma dalla quantità di palloni utili che esse (1-2-3 che siano) ricevono. Come si può pensare che un attaccante segni se i cross ed i passaggi filtranti vengono fatti da piedi poco morbidi e abituati a farli? Ieri contro la Casertana ancora una volta si è avvertita l’assenza di un vero trequartista; Tabanelli era troppo vicino alle punte e risultava più d’ingombro che d’aiuto. A gennaio quando si poteva intervenire sul mercato, forse si è scelto la strada meno felice con il probabile risultato che i nuovi, ma non è un’accusa, hanno rotto lo spogliatoio che prima aveva trovato un buon equilibrio, anche grazie ai buoni risultati. Ora alla società ed a Liverani spetta il compito di riportare serenità all’interno dello spogliatoio, l’ambiente esterno, pur deluso, sempre più attaccato da tristi ricordi, è pronto a seguire i giallorossi come li ha seguiti a Caserta, dove però non sono stati ripagati da Lepore e compagni
Ernesto Luciani