LECCE – PAGANESE 1-0 – UN GOL PER UNA VITTORIA CHE VALE LA STORIA
Diciotto minuti, tanto è durata l’attesa per quel gol che ha significato non solo vincere il confronto odierno ma anche suggellare il percorso di una stagione con la vittoria finale valida ad ottenere la promozione diretta in serie B,
Si torna, così, finalmente dopo sei stagioni di passione, nel calcio che conta con il Lecce che tornerà ad affrontare squadre di maggior prestigio rispetto al recente passato in un torneo, quello cadetto, che è di sicuro più consono alla storia della squadra giallorossa e dei suoi tifosi.
È bastato un gol poco oltre il quarto d’ora di gioco per superare la barriera d’uomini predisposta dalla Paganese e, soprattutto, per assicurarsi quei tre punti che, qualunque fosse stato il risultato delle avversarie, avrebbe significato vittoria finale con conseguente promozione.
Non sono mancate anche questa volta le sorprese riservate da Liverani, a proposito a lui auguri personali per il suo compleanno, lasciando in panchina Lepore (cosa tante volta richiesta a più voci soprattutto, anzi unicamente per il ruolo in cui la “bandiera” del Lecce era impiegato) e Caturano che quest’anno, per una serie di motivi, ha deluso. In gol è andato Armellino che è stato una delle pedine importanti del mosaico costruito da Liverani; è bastato quel gol per vincere anche se nella ripresa più volte il Lecce è andato vicino al raddoppio e Perucchini è stato chiamato in causa molto seriamente in una sola circostanza, ma che spavento.
Alla fine però tutto finisce bene ed al triplice fischio dell’arbitro la festa è esplosa con i tifosi che applaudivano i giocatori che insensibili alla stanchezza correvano sulla pista per omaggiare, a loro volta, quanti erano accorsi allo stadio per festeggiare questo ritorno nel grande calcio a lungo atteso.
Ernesto Luciani