HomeCronaca e AttualitàAmianto, riconosciute le prestazioni di vittima del dovere anche a moglie e figli, con equiparazione alle vittime del terrorismo

Amianto, riconosciute le prestazioni di vittima del dovere anche a moglie e figli, con equiparazione alle vittime del terrorismo

Amianto, riconosciute le prestazioni di vittima del dovere anche a moglie e figli, con equiparazione alle vittime del terrorismo

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Roma, 18.05.2018 – Tribunale di Taranto, Sezione Lavoro, sentenza 1936/2018, del 16/05/2018, condanna il Ministero della Difesa a voler corrispondere alla ricorrente l’assegno ex art. 2 L. 407/1998, nell’importo mensile di €500,00, oltre perequazioni ex lege, e lo speciale assegno vitalizio dell’importo di €1.033,00, oltre perequazioni ex lege e l’attribuzione di tutti gli ulteriori benefici previsti per tale categoria.

Ha resistito sulla linea del Piave il Ministero della Difesa e la Marina Militare in particolare nel tentativo di rifiutare ai famigliari del sig. F.C. le prestazioni relative al riconoscimento di vittima del dovere, e quindi l’assegno vitalizio, lo speciale assegno vitalizio e la speciale elargizione, con equiparazione alle vittime del terrorismo.

Il sig. F.C. è deceduto in Taranto in seguito ad un carcinoma corticale surrenale, dopo aver prestato servizio nella Marina Militare, a causa di una patologia che ha contratto per aver svolto regolarmente le sue mansioni lavorative \in esposizione professionale a polveri e fibre di amianto e ad altri agenti patogeni e mutageni, in assenza di adeguati strumenti di prevenzione tecnica e di protezione individuale, che potessero impedire l’inalazione di polveri e fibre di asbesto.

Quello che più rileva e colpisce nella motivazione del Giudice del lavoro del Tribunale di Taranto, nella sentenza del 16/05/2018, è la equiparazione alle vittime del terrorismo. Infatti, si legge nella sentenza, “con la legge 147/2013 le vittime del dovere sono equiparate a quelle del terrorismo” accolte le tesi dell’Avv. Ezio Bonanni e sbaragliate le posizioni e le resistenze dell’Avvocatura Generale dello Stato.

La strage dell’amianto nella Marina Militare:

Il V Rapporto RENAM fa riferimento, per i soli casi di mesotelioma nella Difesa, a 621 casi, pari al 4,1% (fino al 2011): la punta dell’iceberg rispetto al più elevato numero di casi, che deve tener conto anche delle altre patologie.

A pag. 18 della seconda relazione della Commissione di Inchiesta sull’uranio impoverito e altri rischi si legge:

Secondo quanto comunicato dalla Difesa, nel comparto si sarebbero verificati 126 casi di mesotelioma; dai dati raccolti dalla Procura della Repubblica di Padova le malattie asbesto correlate a carico di dipendenti della Marina Militare sono state 1101, di cui 570 mesoteliomi pleurici’.

L’Osservatorio Nazionale Amianto ha costituito un Dipartimento che si prefigge di assistere il personale civile e militare che ha contratto malattie riconducibili al servizio svolto, per permettere loro di ottenere il giusto risarcimento

 

 

 

 

 

 

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