NARDÒ: “SUGLI IMPIANTI STRUMENTALIZZAZIONI, SINDROMI BIPOLARI E TANTA IGNORANZA”
Mellone replica a Casili. Intanto accordo raggiunto sulla localizzazione degli impianti
Si farà a Nardò il nuovo impianto di trattamento e riciclo della plastica, per il quale l’amministrazione comunale aveva avanzato la propria candidatura alla Regione Puglia. In base all’accordo, siglato ieri pomeriggio a Bari, si farà invece nel territorio del comune di Soleto l’impianto di compostaggio, per il trattamento della frazione umida. La Regione Puglia adesso ratificherà l’accordo sulla localizzazione e ogni altro profilo, compreso quello dei ristori economici.
La novità fornisce al sindaco Pippi Mellone, presente ieri a Bari con l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio, l’occasione per alcune doverose repliche a chi in queste ore contesta la strategia dell’amministrazione comunale sul tema dei rifiuti.
“Leggo – attacca il primo cittadino – rilievi e appunti al sottoscritto sulla prospettiva di un impianto a Nardò da parte del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Cristian Casili. Rilievi che, pur se ben confezionati, appaiono simili a discussioni da bar, inviati alla stampa per concedere a se stesso e solo a se stesso una occasione per apparire. Ma io ho una mia idea su questo: alle volte sarebbe meglio il silenzio. Non se ne può più di chi, con il consenso dei neretini, è stato delegato a rappresentare il territorio ma si limita ad inviare comunicati stampa senza mai produrre nulla di concreto e positivo. I politici vengono eletti per fare cose e non per fare le sfilate della vanità davanti a microfoni e telecamere.
Tanto più che, proprio sull’ambiente, non solo non abbiamo mai avuto un sostegno tangibile dal nostro rappresentante in Regione, ma continuiamo a subire un inutile ronzio, al quale, fino ad oggi, non ho mai risposto. Ma ora i 5 Stelle, con la Lega, governano l’Italia e io posso far finta di dimenticare le sciocchezze inaudite dette da Casili per contestare i rapporti di collaborazione tra la Lega, il mio movimento e la mia maggioranza, ma non posso chiudere gli occhi su un fatto importante: oggi il ministro dell’Ambiente è del Movimento 5 Stelle. Le politiche ambientali e dei rifiuti, quindi, dipendono da scelte del movimento di cui fa parte il consigliere regionale Casili. Il quale, potrebbe attivarsi concretamente per risolvere problemi. Invece, sempre in forza di quelle chiacchiere da bar, contesta alla Regione la cronica carenza di impianti e (contemporaneamente!) a me il fatto di favorire la realizzazione di un impianto a Nardò. Faccia pace col cervello. Se a Bari chiede di fare gli impianti e a me di non farli evidentemente ha una sindrome Nimby bipolare, che si manifesta ad intermittenza.
Anche le pietre – continua – sanno che la Puglia ha un bisogno disperato di questi impianti, innanzitutto per squisite ragioni di carattere tecnico e ambientale, ma anche perché le tariffe che pagano i cittadini e le imprese di Puglia sono alle stelle e gli impianti rappresentano la sola strada per ridurle. Così come tutti sanno che questi impianti non inquinano… solo Casili fa finta di non sapere. A Nardò da domani ricicleremo la plastica, con occasioni di sviluppo per una filiera ad economia circolare. Inoltre porteremo l’umido a Soleto, abbattendo i costi di trasporto. Tutto a vantaggio dei cittadini. Questo significa fare politica per il territorio e non per il proprio stipendio. Gli effetti del non fare politica, invece, li vedremo quando il combinato disposto tra la carenza di impianti e gli effetti dei contenziosi che abbiamo ereditato dalla vecchia amministrazione arriveranno in bolletta. Allora inviterò i neretini a portare le bollette della Tari a casa di Casili, del Pd e dei Siciliano.
Al proposito non mi stupisce vedere che Casili sia appaiato a vecchi politici della “generazione Castellino”, come Giovanni Siciliano, padre di altri mille disastri e calamità politiche per la Nardò degli ultimi venti anni, protagonista del peggiore Pd nostrano del quale, forse, è esponente. L’uno e l’altro sono chiusi e soffocati nell’angolo della irrilevanza politica ed ostentano, senza imbarazzo, una totale ignoranza su localizzazione degli impianti, tutela dell’ambiente e profili normativi in materia, sostenibilità economica degli interventi, impatto sul territorio. Eppure non si esimono dall’agitare fantasmi, per tentare di strumentalizzare vergognosamente questa vicenda e chiamare alla mobilitazione. E qualcuno ci crede pure… ma, per fortuna, non i neretini, che dopo due anni di governo Mellone sanno che di questa amministrazione si possono fidare. A Siciliano dico che stiamo per realizzare un campo da bocce. Si organizzi”.