IL LECCE SUPERA IL TURNO SOLO AI SUPPLEMENTARI
Il gol vittoria una perla di Simone Palombi. Lepore ha fallito un calcio di rigore.
Il tabellino
RISULTATO FINALE: Lecce vs Feralpisalò 1 – 0
LECCE (4-3-1-2):
Vigorito, Lepore, Cosenza, Matico, Calderoni (90+8’ Fiamozzi); Haye (Petriccione 63’), Arrigoni, Mancosu; Falco (90+8’ Tabanelli); Palombi, Pettinari (63’ Saraniti)
A disposizione:
Bleve, Chironi, Petriccione, Saraniti, Torromino, Dumancic, Tsonev, Tabanelli, Legittimo, Fiamozzi.
Allenatore: Fabio Liverani
FERALPISALò (3-5-2):
Livieri, Mordini (Corsineli 1′ p.t.s.), Magnino, Caracciolo (63’ Marchi), Ferretti, Legati (79’ Canini), Pesce, Altare, Hergheligiu (90+6’ Raffaello), Parodi, Marchi P.
A disposizione:
De Lucia, Valtorta, Ambro, Raffaello, Corsinelli, Martin, Canini, Tantardini, Moraschi, Miceli, Marchi M.
Allenatore: Domenico Toscano
Arbitro: Luigi Nasca di Bari; Assistenti: Luigi Lanotte, Salvatore Affatato, Giovanni Ayroldi (IV ufficiale)
Marcatore: 90+4’ Palombi (L)
Calci d’angolo: 5- 2 per il Lecce
Tempi di recupero: 1’ p.t. – 3 ‘ s.t. – 1′ p.t.s. 0′ s.t.s.
Ammonito: Pesce, Magnico e Corsinelli (F) – Haye e Petreiccioli (L)
Espulso: nessuno
Nota: Spettatori paganti sono stati 5438 per un incasso di 48.143,00 euro. Terreno in pessime condizioni.
La cronaca
Il Lecce torna in campo, per la prima partita vera, con un mix di vecchi e nuovi giocatori; è così che si assiste all’esordio di Vigorito, Calderoni, Haye, Palombi e Pettinari, al ritorno di Falco quale trequartista che insieme a Lepore e compagni già noti ai tifosi compongono il primo undici scelto da Liverani. Di fronte i salentini trovano una squadra forte, ben allenata da Mimmo Toscano, organizzata e con individualità importanti, quali Caracciolo, Pesce e il poco utilizzato Canini. A dire il vero della partita in sé c’è poco da ricordare sia da parte giallorossa, che degli avversari, ma mi interessa meno; si è dovuto assistere invece ad un confronto a distanza e vocale tra curva nord e gli altri. Motivazione la contestazione degli Ultrà Lecce nei confronti di Mauro Meluso – a cui hanno cantato il coro ‘Vattene da Lecce’ – oltre che invitarlo a “comprare Masiello” con una sottile ironia tutta leccese; a Mino Chiricò, sempre gli Ultrà hanno intimato di togliere la maglia. È stato esposto anche uno striscione, sempre in Curva Nord, contro Mauro Meluso, reo di aver acquistato prima e difeso dopo il calciatore brindisino. I cori della Nord sono stati contrastati, con minore efficacia solo per mancanza di abitudine, da quelli “buffoni, buffoni” e “scemi, scemi” accompagni da fischi per gli Ultrà ed applausi per i contestati, della Tribuna Centrale che così ha voluto difendere l’operato del direttore sportivo e tutelare la presenza del giovane fantasista.
Io credo, molto modestamente, che nell’interesse del Lecce entrambe le parti dimostrino rispetto reciproco bisogna capire che a questo punto bisogna venirsi incontro proprio per quel “abbiamo il Lecce nel cuore” che gli Ultrà spesso urlano per sostenere i giocatori in campo.
Come detto la partita non mi ha entusiasmato e qualche colpa potrebbe averla anche lo stato del terreno di gioco, davvero pessimo. Questo è tempo di lavoro, da parte dei giocatori, e, da parte nostra, di dare fiducia al gruppo; per i giudizi aspettiamo ad emetterne perché potrebbero, poi, risultare del tutto sbagliati.
Il Lecce parte forte e dopo 5 minuti ha già guadagnato due calci d’angolo. All’undicesimo minuto sono, però, i lombardi a sfiorare il vantaggio, un bell’assist di Caracciolo è malamente sprecato da Marchi.
La risposta dei salentini non si fa attendere. Mancosu inventa e Pettinari per poco non timbra il cartellino all’esordio stagionale.
Ancora Mancosu, al minuto 24, dopo una buona finta di corpo, prova la conclusione, il tiro centrale è bloccato dal portiere.
Alla mezz’ora, trascorsa con qualche sbadiglio, Falco conclude una bell’azione con un tiro terminato di poco a lato. Il trequartista leccese si ripete dopo pochissimi minuti anche stavolta la sfera si perde sul fondo.
Nel finale si è fatto conoscere anche Vigorito che si è opposto con grande efficacia prima a Ferretti e poi Marchi evitando di subire il gol.
La prima annotazione della ripresa è per un salvataggio di Marico su colpo di testa di Marchi mentre la prima conclusione salentina è di Filippo Falco che liberatosi di due avversari poi, però, calcia debolmente verso la porta avversaria.
Alla mezzora l’episodio chiave del match. Petriccione viene atterrato in area di rigore, per Nasca è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Lepore che incredibilmente mette fuori, gettando all’ortiche l’occasione di evitare un’altra mezz’ora inutile (i supplementari).
All’inizio del primo tempo supplementare il Lecce passa. Calderoni vola sulla fascia sinistra, mette al centro un cross al bacio che Palombi al volo mette nel sacco.
Gli ultimi 15 minuti Marchi ha sui piedi l’occasione del pareggio, ma svirgola il tiro, spedendo il pallone in Curva Nord. La squadra di Toscano non ci sta e cerca con insistenza il gol che la porterebbe ai “rigori”. Il Lecce si segnala per
due conclusioni di Tabanelli e Palombi che chiudono il match e consentono al Lecce il passaggio del turno; ora si dovrà giocare a Genova col Genoa.
Ernesto Luciani