AL VIA IL PIANO NAZIONALE UNIVERSITÀ DIGITALE
Si è tenuto ieri e oggi 4 settembre a Lecce, il decimo workshop aperto EduOpen presso l’aula conferenze del rettorato dell’Università del Salento dal titolo: “La open e digital education nel Piano Nazionale Università Digitale”.
Al convegno, coordinato dal Prof. Pierpaolo Limone (Università di Foggia) e organizzato dal Prof. Tommaso Minerva, coordinatore progetto Eduopen (Università di Modena e Reggio Emilia), hanno partecipato, insieme ai delegati di molte università italiane, il Prof. Vincenzo Zara, Rettore dell’Università del Salento, il Prof. Paolo Miccoli, Presidente Anvur, il Prof. Angelo Oreste Andrisano, Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, il Prof. Maurizio Ricci, Rettore dell’Università di Foggia.
Rettori, delegati alla didattica e accademici hanno fatto il punto sulle questioni di digitalizzazione dell’offerta formativa in un’ottica open delle istituzioni universitarie, anche come risposta agli obiettivi di terza missione.
Al centro del dibattito le iniziative delle università italiane nella sfida digitale dopo l’incontro tenutosi ad Udine, lo scorso 28 giugno nell’ambito dei “Magnifici Incontri Crui 2018”. In quell’ambito furono posti da oltre 250 tra studiosi ed esperti provenienti da 140 tra università, istituzioni, centri di ricerca e organizzazioni pubbliche e private, i punti fondamentali per il primo Piano Nazionale Università Digitale. Venne redatto un documento provvisorio di sintesi, dal quale sarà tratto il “Manifesto” da presentare al governo che possa rappresentare il punto di partenza di un percorso di profondo cambiamento dell’università italiana e come questa possa contribuire allo sviluppo culturale, tecnologico ed economico dell’Italia dal punto di vista digitale.
“In Italia esiste già un Piano nazionale per la scuola digitale, ora è tempo che nasca un progetto gemello anche per le università – ha detto il Rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara. – Partendo dai punti fondamentali che si intende sviluppare nel Manifesto è possibile tracciare gli obiettivi primari del futuro Piano Nazionale per l’Università digitale. In particolare: innovazione nella didattica, interpretata in un’ottica trasversale che includa anche la digitalizzazione; maggiore inclusività dei percorsi universitari così da colmare il gap nella percentuale dei laureati rispetto all’Europa; maggiore flessibilità dei percorsi in modo da renderli più aderenti alle esigenze del mondo del lavoro; più attenzione alla pressante richiesta di formazione continua. Il passaggio successivo – ha proseguito Zara – è quello di costituire un gruppo di lavoro congiunto CRUI-MIUR che possa essere prodromico proprio alla stesura del Manifesto”.
“In tema di formazione a distanza bisogna supportare le istituzioni superiori, informare la società, assicurare prospettive future – ha detto Paolo Miccoli, Presidente Anvur. – Per questo è fondamentale la costituzione di un tavolo tecnico che definisca nuovi criteri e requisiti dell’e-learning. Regole certe, stabili, chiare da seguire e far seguire dai nostri atenei e che siano uguali per le istituzioni pubbliche e le private. Credo siano necessari finanziamenti ad hoc da parte del MIUR per sostenere adeguatamente queste iniziative. Il nostro impegno sull’argomento è molto forte e vogliamo collaborare come attori del sistema”.