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RIAPRIAMO LE CASE CHIUSE

RIAPRIAMO LE CASE CHIUSE

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“Ciò nell’interesse delle donne che scelgono liberamente di esercitare questa professione”

A 60 anni dalla Legge Merlin la proposta del presidente del gruppo regionale di Direzione Italia/Noi con l’Italia, Ignazio Zullo

Sessant’anni fa una legge, la famosa Merlin, chiudeva le “case chiuse” e, involontariamente, apriva il mondo della prostituzione non solo al Codice Penale, ma allo sfruttamento, al degrado, al pericolo socio-sanitario.

Quello che viene definito il lavoro più antico del mondo, infatti, si è continuato ad esercitare ma in condizioni che sono negative e pericolose solo per le donne, costrette a prostituirsi anche contro la propria volontà o vittime di tratte che le rendono schiave dei loro sfruttatori. Costrette a esibire il loro corpo ai bordi delle strade in condizioni igieniche e di sicurezza pessime.

Ecco perché le “case” vanno riaperte: per una tutela socio-sanitaria delle donne che liberamente scelgono di esercitare questa professione, ma anche perché questa sia regolata a vantaggio del Fisco, gli introiti saranno tassati e le prestazioni definite in un numero massimo, che a vantaggio della salute, si potranno tenere sotto controllo le malattie trasmissibili sessualmente. Ma se ne avvantaggeranno anche le nostre periferie dove sarà risparmiato, soprattutto alle prostitute, lo spettacolo osceno dei corpi semi nudi in vendita

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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