PSR, DIT/NCI ANTICIPANO LE DECISIONE DEL TAR SUL PROGRAMMA SVILUPPO RURALE
Il TAR deciderà il 4 dicembre, ma lascia già intendere che il Bando della Regione è scritto male
Dichiarazione congiunta dei quattro consiglieri regionali di Direzione Italia/Noi con l’Italia (Ignazio Zullo, Francesco Ventola, Luigi Manca e Renato Perrini)
Già eravamo in ritardo ma ora non solo si dovrà attendere il 4 dicembre, ma dopo c’è il rischio che la Regione Puglia debba annullare e rifare tutto da capo.
Stiamo parlando delle misure di investimento delle aziende previste dal Programma di Sviluppo Rurale, in soldoni, finanziamenti europei all’agricoltura pugliese che ha una graduatoria degli ammessi alla fase istruttoria che viene contestata nelle sedi amministrative. Oggi il Tar, al quale si erano rivolti alcuni esclusi (ricordiamo che le domande erano state oltre tremila, ma la coperta troppo corta aveva indotto la Regione ad avviare alla fase istruttoria solo le prime 652), ha deciso di rimandare nel merito la sentenza. Ma nel frattempo si sono aggiunti altri esclusi, perché dei 652 il 73% non è stato considerato ammissibile. Anzi, l’assessore Di Gioia aveva usato parole forti considerandoli furbetti che avrebbero voluto approfittare del bando per stillare soldi alla Regione.
La verità è che il bando era scritto talmente male e con maglie talmente ampie che ha prodotto un grande pasticcio! E non lo pensiamo solo noi: i giudici del Tar oggi, nel rinviare tutto al 4 dicembre, lo fanno intuire: “ritenuto che le risultanze dell’espletanda istruttoria confermino la lamentare ILLOGICITA’ delle modalità di selezione di cui si tratta;”
Insomma, il bando era scritto in maniera non logica… Se non peggio, con i piedi!