LECCE: PIAZZA LIBERTINI, BARACCHE E BURATTINI
Solo qualche mese fa l’Amministrazione Comunale di Lecce ha sfrattato le bancarelle che da anni animavano Piazza Libertini, nella cornice del Castello Carlo V, desertificando un luogo tradizionalmente di “affari” per i commercianti e per i cittadini leccesi.
La motivazione dello sfratto era rappresentata, a dire dell’Amministrazione Comunale, da ragioni di decoro e di tutela di un bene – il Castello Carlo V – di notevole importanza storica ed architettonica, per il quale un decreto ministeriale del 1983 impediva “la collocazione di alcuna struttura, neppure a carattere precario”.
Oggi, proprio a ridosso delle mura del Castello Carlo V, è possibile “ammirare” due enormi stand di Eni e Campari, due veri e propri carrozzoni che deturpano uno dei monumenti più importanti di Lecce ben più delle piccole bancarelle che sino a qualche mese fa animavano Piazza Libertini, con buona pace del decoro e della tutela di un bene storico così importante.
Non è dato sapere quali siano le ragioni dell’applicazione di due pesi e due misure e di una scelta così in controtendenza rispetto al recente passato da parte dell’Amministrazione Comunale, ma una potrebbe essere che dai poteri forti (Eni) e dai grandi gruppi industriali (Campari) si ricavano introiti ben maggiori di quelli che possono garantire i piccoli commercianti.
Dietro le scelte di questa Amministrazione Comunale, forse, non c’è la salvaguardia di Lecce, dei suoi beni, dei suoi commercianti e dei suoi cittadini, ma solo ragioni di cassa.
Col sorriso di chi, caro Sindaco?
GIORGIO FRIGOLI
ViceCoord. Cittadino
Forza Italia – Lecce