GLI STRASCICHI DI PESCARA-LECCE NELLE DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO
L’undicesima giornata di calendario è da dimenticare al più presto ma bisogna dire che per il Lecce oltre al danno della sconfitta per 4-2 subita a Pescara anche per qualche decisione arbitrale opinabile, comporterà anche la beffa di alcune decisione prese dal Giudice Sportivo, l’avv. Emilio Battaglia, che assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell’A.I.A. Carlo Moretti, nel corso della riunione odierna, ha deciso di infliggere alla società di Via Colonnello Costadura un’ammenda di 10mila euro (per avere suoi sostenitori, – si legge nel comunicato – nel corso della gara, lanciato nel settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria sette bengala ed un fumogeno; per avere, inoltre, lanciato nel recinto di giuoco cinque bengala; sanzione attenuata ex art. 14 n. 5 in relazione all’art. 13, comma 1 lett. b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’Ordine a fini preventivi e di vigilanza); inoltre sono stati inibiti a svolgere ogni attività in seno alla F.I.G.C. Il direttore sportivo Mauro Meluso, fino al 20 novembre (per avere, al 32° del secondo tempo, alzandosi dalla panchina aggiuntiva, contestato una decisione arbitrale; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale. Successivamente, al termine della gara, negli spogliatoi, rivolgeva all’Arbitro espressioni irriguardose) ed il Presidente del sodalizio, Saverio Sticchi Damiani, fino al 15 novembre (per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, rivolto all’Arbitro espressioni irriguardose).
Inoltre ovviamente alla squalifica per una giornata a testa per Marco Calderoni e Biagio Meccariello per doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario.
Infine da segnalare l’ammenda al Pescara di € 5.000,00 a titolo di responsabilità oggettiva, per avere propri raccattapalle sistematicamente rallentato, nel corso del secondo tempo, la regolare ripresa del giuoco. La situazione non migliorava nonostante le sollecitazioni dell’Arbitro al capitano e del Quarto Ufficiale ai dirigenti della squadra.