DA TARANTO VERSO LA CINA EXPORT ILLEGALE DI CAVALLUCCI MARINI
Da Taranto un grido d’allarme per cercare di salvare l’ambiente in cui viviamo. Questa volta, dopo il mercato illegale delle oloturie, si denuncia quello dei cavallucci marini che dalle acqua dei due mari (Grande e Piccolo) di Taranto e vengono esportati in Cina provocando, così, un grave danno ambientale al nostro ecosistema marino. Un vero e proprio ecoreato.
La denuncia è stata fatta dall’ecologista tarantino Luciano Manna sul sito Veraleaks.org
Stando a quanto si screive sul sito La filiera volta all’export cinese si avvale di pescatori locali, tarantini, che vendono il prodotto ad un intermediario che a sua volta lo porta in una attività commerciale cinese che provvede all’inscatolamento e alla spedizione in oriente
L’export cinese, che dai nostri mari si rifornisce delle diverse specie, non sembra subire inflessioni di mercato nonostante le diverse operazioni condotte dai militari, Guardia di Finanza, Polizia e Guarda Costiera, per contrastare questo tipo di commercio che, negli ultimi anni e sino a pochi mesi fa, ha portato la Procura a denunciare diverse persone con conseguenti sequestri di tonnellate di prodotto pescato.
Dal mercato asiatico sono molto richieste, per la ristorazione asiatica le oloturie, comunemente dette “cetrioli di mare” (utilizzate per uso alimentare, medico e nel settore della cosmesi) ed i cavallucci marini, appunto, che, dopo essere stati lasciati a macerare nell’alcool in un contenitore chiuso, sono impiegati nella produzione di un particolare liquore.
(fonte: Veraleaks.org)