HomeSpettacoli Musicali e TeatraliPERSONALE DI ADA MAZZEI. BRUGMANSIA SUAVEOLENS AL MUST DI LECCE

PERSONALE DI ADA MAZZEI. BRUGMANSIA SUAVEOLENS AL MUST DI LECCE

PERSONALE DI ADA MAZZEI. BRUGMANSIA SUAVEOLENS AL MUST DI LECCE

Al via dal 5 ottobre alle ore 19 la mostra personale di Ada Mazzei, a cura di Lorenzo Madaro, con una selezione di grandi dipinti su tela dedicati al fiore della Brugmansia suaveolens, con cui l’artista prosegue la propria indagine pittorica sul mondo floreale, tra zoom, metafore e slittamenti formali all’insegna di un’ossessione che è anzitutto cromatica.

All’inaugurazione della mostra, accompagnata da un concerto di pianoforte di Valeria Vetruccio, parteciperanno, oltre all’artista: Carlo Salvemini, sindaco di Lecce, Fabiana Cicirillo, assessore alla cultura, Comune di Lecce. Lorenzo Madaro, docente di Storia dell’arte, Accademia di belle arti di Lecce;

“Ho accettato volentieri di fare questa mostra di Ada perché ritengo che lei, artista sapiente e appassionata, sia una risorsa per questa terra e che pur legata alla tradizione e al territorio salentino, abbia uno sguardo ampio, una visione che le consente di mettere la sua arte al fianco di quella di artisti di grande valore e professionalità di carattere internazionale”, commenta Fabiana Cicirillo, assessore alla cultura del Comune di Lecce.

Un percorso intimo, intenzionalmente solitario ed anche taciturno è quello che l’artista Ada Mazzei conduce dalla fine degli anni Ottanta attraverso la propria ricerca pittorica. Il suo è un lavoro che suggerisce una riflessione complessa attorno ad alcuni punti cardinali del fare pittura: immaginare, osservare, contemplare, progettare, catalogare e sintetizzare. Ritrarre fiori per Ada Mazzei significa rifugiarsi in una contemplazione assoluta della bellezza, in cui forma e tempo si immobilizzano in un istante infinito. Vivere ossessivamente la dimensione del ritratto floreale, analizzarne i dettagli, zoomandoli, senza mai degenerare in un lavoro illustrativo e parascientifico, vuol dire pertanto condensare una ricerca, com’è stato d’altronde per l’artista statunitense Georgia O’Keeffe (e i suoi straordinari fiori, dai colori vividi), o per i dettagli ritratti da Domenico Gnoli, giustamente chiamato in causa da Cesare Biasini Selvaggi in occasione di una sua personale di alcuni anni fa al Castello Carlo V di Lecce.

Questa mostra ribadisce le attitudini fondanti del lavoro di Ada Mazzei, attraverso la messa in opera di una vera e propria installazione immersiva, da vivere e contemplare, da attraversare con lo sguardo e il corpo, in una delle sale più belle del MUST. Lo spazio, immerso in un tappeto sonoro, sarà cadenzato dalla presenza di una selezione ragionata di dipinti raffiguranti un solo soggetto. Lo spettatore è invitato a entrare e a lasciarsi attraversare dai colori e dalle forme variabili dei suoi affascinanti petali.

Questi esemplari di Brugmansia sono corpi che fioriscono costantemente e a cui Ada Mazzei ha dedicato molte considerazioni negli ultimi anni, concentrandosi soprattutto sull’utilizzo di tecniche tradizionali, declinate di volta in volta con differenti afflati di natura poetica. Imbastisce così un itinerario di leggerezza e increspature attraverso l’esposizione di un sintetico ciclo di grandi tele, affiancati da un nucleo di carte realizzate a matita.

Pianta tropicale originaria dell’America del sud, diffusa anche in Europa come pianta ornamentale, la Brugmansia si contraddistingue per i suoi fiori a campanula, che hanno sempre forme diverse, vivendo una costante metamorfosi. Già, la metamorfosi, un altro dei punti cardinali della pittura di Ada Mazzei. Crescono uno nell’altro, questi fiori, avviano legami di senso fortissimi, evidenziando metafore e spazi di percezione vivi. Mazzei ne ha ritratti diversi, di dissimili tipologie e colori, su tele di differente formato: insieme sono come fotogrammi di un’unica grande narrazione, in cui l’ambito cromatico è ricercato, denso di sovrapposizioni e velature.

Profilo biografico dell’artista

Ada Mazzei nasce in San Pietro in Lama, figlia di Antonio, artista della pietra, vive e lavora a Lecce. Frequenta il liceo Artistico di Lecce e dopo lavora in uno studio grafico, ma dopo pochi anni non contenta inizia a disegnare vestiti e mette su una sartoria di alta moda.

Negli anni 90 il richiamo della pittura era tanto forte che lascia tutto e ricomincia a dipingere con grande passione e intensità. Partecipa a numerose mostre collettive e personali, in Italia e all’Estero.

Fa parte della scuderia degli artisti di Alitalia per l’Arte: sala Vip Michelangelo J.F. Airport New York, sala Vip Raffaello, Bruxelles, sala Vip Leonardo da Vinci, Roma.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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