MATTEO SALVINI MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO A SQUINZANO
D’Eramo: “In Puglia non dobbiamo solo cambiare Governatore ma dobbiamo cambiare la storia!”
“Matteo Salvini tornerà in Puglia mercoledì 19 febbraio e questa volta sarà a Lecce per la precisione a Squinzano, comune come tutti quelli del Salento dove la Xylella e l’incapacità della Giunta Emiliano hanno distrutto l’economia locale legata alla olivicoltura.
Matteo Salvini incontrerà gli agricoltori salentini, i militanti e migliaia di cittadini in una grande manifestazione pubblica all’interno di un capannone di oltre 1500 mq della Cooperativa Squinzanese Oleificio Sociale composta da 250 soci, che solo 7 anni fa produceva oltre 80 mila quintali d’olio poi progressivamente ridotti, fino ad arrivare a non produrre nulla quest’anno.
Gli errori e i fallimenti di Emiliano nel gestire la Xylella hanno distrutto questa terra che oggi merita con ogni urgenza, immediatamente, un’altra via, una nuova opportunità di lavoro e non chiacchiere e burocrazia come purtroppo ancora in questi giorni evidente in un triste e inutile rimpallo di responsabilità tra Puglia, UE e Governo.
Con Matteo Salvini vogliamo proporre e offrire alla Puglia una nuovo e forte modello di rinnovamento nella gestione della Regione, un modello fondato sulla chiarezza, concretezza e assunzione totale di responsabilità: basta allo scarica barile che da 50 anni uccide la Puglia e il Sud con la storia che la colpa è sempre degli altri! In Puglia non dobbiamo solo cambiare Governatore ma dobbiamo cambiare la storia! La Lega con i propri alleati intende cancellare una volta per tutte il sistema delle clientele: la Puglia deve essere governata per tutti e non per i pochi pugliesi legati al ceto politico. Questa sarà la nostra rivoluzione e chiediamo agli alleati del centrodestra di fare con noi un passo avanti verso il futuro, imparando dagli errori del passato e rispettando il giudizio degli elettori pugliesi, scegliendo squadra e programmi innovativi”.
Tanto dichiara il Segretario Regionale della Lega Puglia On. Luigi D’Eramo.