ANGELO BORRELLI: «ANCHE IL 1 MAGGIO SAREMO IN CASA, PROBABILE RIAPERTURA DAL 15 MAGGIO»
Angelo Borrelli ha esposto le sue personali previsioni per le prossime settimane. Nulla di ufficiale, ma dal suo punto di vista abbiamo ancora 6 settimane di quarantena davanti.
In un’intervista rilasciata quest’oggi in radio, Borrelli, ha sottolineato come la fine della quarantena sia ancora molto lontana ipotizzando che l’1 maggio saremo ancora in questa situazione. Borrelli non ha voluto dare delle date precise, per quello ha rimandato alle decisioni del governo, ma ha confermato che, secondo le sue personali sensazioni, dovremo continuare a seguire queste rigide misure per diverse settimane ancora visto che il 1 maggio saremo ancora in quarantena e che le misure si allevieranno gradualmente durante il prossimo mese.
A scanso di equivoci, Borrelli ha invitato la popolazione seguire le linee guida ufficiali del governo e quindi, per ora, a trascorrere in casa il periodo fino al 13 aprile sottolineando che le sue parole sono frutto della sua esperienza e delle sue sensazioni, non certo di analisi scientifiche e decisioni politiche alle quali si dovrà fare riferimento per le misure ufficiali.
Secondo le previsioni giunte alla protezione civile, una data verosimile per l’inizio della “fase 2”, ossia la fase in cui, gradualmente, si andrà a riaprire l’intero paese, potrebbe essere il 15 maggio. La situazione però e tutt’altro che stazionaria, quindi queste previsioni vanno prese con le pinze per ora, ci si aspettano ulteriori conferme nei prossimi giorni.
Sulla sanità italiana
Intervistato riguardo la situazione generale della sanità italiana, Angelo Borrelli ha risposto dicendo: “Ci vuole una regia unitaria forte condivisa e coesa, credo che ci sarà da ripensare al modello organizzativo ma io sono un tecnico e mi limito a rispondere alle disposizioni vigenti”. Per quanto riguarda l’attuale emergenza, invece, Borrelli ha confermato che la pressione sulle strutture ospedaliere è finalmente in lieve diminuzione, ciò grazie al numero crescente di guariti, al minor numero dei contagi, al grande numero di posti letto allestiti in queste prime settimane d’emergenza e agli aiuti volontari di numerosissimi medici e infermieri provenienti da ogni parte d’Italia e non solo.
Sulla polemica riguardante le passeggiate e “l’ora d’aria”
«Il documento non sposta i termini, dobbiamo fare attenzione ed evitare di trovarci poi in una situazione che poi ci sfugge di mano. L’ora d’aria è una misura che non è ancora operativa, bisogna fare attenzione, rispettare le regole di prudenza e stare ancora in casa». Con queste parole anche Borrelli ha ammesso, seppur indirettamente, che sono stati commessi degli errori nella fase di comunicazione e che non è vero che “le passeggiate con i bambini sono state legalizzate”.