CRISTIAN DELL’ORCO: “TRA PASTICCIOTTO E RUSTICO? IMPAZZISCO PER QUEST’ULTIMO”
Per tenere compagnia ai tifosi informandoli di quello che fa ognuno di loro, oggi Cristian Dell’Orco, difensore dei giallorossi ha assolto l’impegno della diretta sui canali social della società.
Anche lui ha raccontato delle sue sensazioni ed emozioni provate in queste giornate che stanno creando problemi a tutti, anche a lui visto che i suoi familiari vivono a Sant’Angelo Lodigiano, sua città di nascita, a pochi chilometri dall’epicentro della pandemia.
“Sono originario di Sant’Angelo Lodigiano – spiega Dell’Orco – un paesino lombardo a pochi chilometri da Codogno: fortunatamente io e tutta la mia famiglia stiamo bene, ma la situazione è piuttosto grave e so di molti conoscenti che hanno perso persone care. Io sono rimasto a Lecce e con i parenti mi tengo a contatto con qualche videochiamata. Mio zio poi è di Spongano e per me il Salento è da sempre una seconda casa. L’obiettivo è uscire da questo tunnel il prima possibile: difficile ora ipotizzare quando potremmo tornare in campo. Ora restiamo in casa e teniamo duro”.
Come sta allenandosi?
“Ho comprato qualche attrezzo, mi alleno regolarmente per essere sempre pronto. Lo staff ci segue costantemente, anche con programmi personalizzati”.
E per il resto della giornata che fa?
“Tante serie TV con la nuova stagione de “La Casa di Carta” e molta musica (tra i preferiti Ultimo, Negramaro e Marracash”.
I rapporti con i compagni? Con chi ha legato di più?
“Quotidiani ci sentiamo spesso con il resto della squadra, io sopratutto con Andrea Rispoli: siamo arrivati insieme questa estate a Lecce, condividiamo la stanza durante i ritiri, e con lui c’è un rapporto che va al di là dello spogliatoio. Il più pazzo del gruppo? Fino a gennaio Tabanelli. Ora abbiamo Lapadula, che è sempre allegro e vivace”.
Dell’Orco è uno dei nuovi, e giovani, volti di questo Lecce: arrivato in Salento in estate, il classe ’94 è stato prelevato dal Sassuolo in prestito con diritto di riscatto. Impiegato anche come centrale difensivo durante l’emergenza di dicembre, si è messo particolarmente in mostra contro l’Inter (in una inedita difesa a 3) giocando la miglior gara della sua stagione. A tal proposito ha avuto modo di dire:
“Sicuramente la gara contro i nerazzurri è la gara che più mi ha inorgoglito: siamo riusciti ad imbrigliare una vera corazzata. Anche dal punto di vista personale è stata la partita che mi ha esaltato di più e dalle mie parti avevo Lukaku”.
Qual’è quindi il ricordo più bello della stagione?
“Un bella emozione è stata quella al rientro da Napoli in stazione dopo una gara fantastica, siamo stati travolti dall’affetto della gente che ci fa sempre sentire il suo calore. La prima volta che sono entrato al ‘Via del Mare’ mi sono subito emozionato: vedere quella Curva è incredibile. I tifosi non smettono di sostenerci e per noi è fondamentale. L’episodio meno felice? Certamente l’espulsione contro il Verona”.
Come vede la salvezza per il Lecce?
“il nostro obiettivo passa da una precisa identità che ha questo gruppo. Ogni partita cerchiamo di dire la nostra, di imporre il nostro gioco. Non sempre ci riesce alla perfezione, ma non rinunciamo mai alla nostra idea di calcio. Un po’ come accadeva all’Empoli lo scorso anno, dove ho militato sfiorando una salvezza che avrebbe avuto dell’incredibile”.
Dell’Orco poi svela un particolare che lo lega da sempre al Salento.
“Lecce, per me non è una novità. E’ stupenda: non la conoscevo, avendo frequentato fin da piccolo il mare del Salento perché un mio zio è di Spongano. Conosco bene anche il il Pasticciotto ed il Rustico per il quale impazzisco”.
Ernesto Luciani