RSA SOLETO, CONGEDO E MANCA(FDI): “VITTIMA DELL’IMPROVVISAZIONE E DELL’ABBANDONO”
La denuncia dei consiglieri regionali salentini di Fratelli d’Italia, Erio Congedo e Luigi Manca
Duole anche solo il pensiero dei fatti che hanno coinvolto la RSA di Soleto con i suoi dirigenti, operatori e ospiti, ma non è l’unica RSA in Puglia.
Partiamo dal presupposto che le RSA ospitano persone fragili più esposte non solo a subire l’infezione ma anche a subirla in modo grave poiché anziani non autosufficienti spesso portatori di patologie croniche e degenerative e di deficit cognitivo. La tutela della loro salute è comunque affidata al Medico di Medicina Generale, che li annovera tra i propri iscritti.
E qui il primo errore degli interventi pianificati dal Presidente Emiliano: ha di fatto esonerato i medici di medicina generale dal visitare i pazienti. A loro era demandato il compito di chiamare il 118 per trasportare il caso sospetto ai Pronto Soccorso. Un errore madornale che pesarà sulla coscienza del sistema perché il tampone andava fatto immediatamente nel luogo in cui si trovava il caso sospetto e poi allargato ai contatti.
I tamponi? Una chimera! In Puglia solo 44 ogni 10.000 pugliesi, poco mirati e con tempi di risposta lunghi. Troppo pochi per rispettare la strategia di contenimento della diffusione del COVID19 dettata dall’OMS che si basa su quattro pilastri fondamentali: cercare, testare, isolare e trattare.
Cercare sospetti nelle RSA era un fatto dovuto per la fragilità degli ospiti; testare -ovvero effettuare i tamponi- anche ma, non avvenendo queste due fasi, non si è proceduto ad isolare e a trattare. Procedure che non sono intervenute nelle RSA neppure quando il Ministero della Sanità, con propria Circolare del 25 Marzo, le ha espressamente imposte alle Regioni.
Non solo: le RSA sono state spogliate del personale perché le ASL hanno pensato bene di assumere infermieri e OSS con avvisi ai quali partecipavano i dipendenti delle RSA stesse. Insomma si coprivano le esigenze delle ASL scoprendo le RSA.
Si dirà che è facile parlare a posteriori, ma così non è: con i colleghi del gruppo di Fratelli d’Italia abbiamo in ogni modo tentato di far comprendere al Presidente Emiliano che le RSA andavano attenzionate in modo particolare.
L’abbiamo fatto e continuiamo a farlo con modi collaborativi e costruttivi, purtroppo invano. Non dico un’eresia se affermo che Emiliano impiega più tempo nelle TV che ad ascoltare grida di aiuto, suggerimenti e proposte.