FALCO, GIOIELLO GIALLOROSSO, CARTA VINCENTE PER CONQUISTARE LA SALVEZZA
Un gioiello in casa giallorossa è rappresentato da un ragazzo cresciuto nelle giovanili leccesi, con qualche esperienza lontano da casa dove poi ha fatto ritorno per trovare, grazie anche ai suggerimenti di mister Liverani, una maturità calcistica che avvalora sempre più quel simpatico soprannome impostogli da alcuni sui tifosi “il Messi del Salento”. Non c’è che dire un paragone impegnativo ed esaltante al tempo testo che il buon Filippo ha giustificato, nel primo scorcio di campionato, con tre reti e cinque assist. Le sue qualità tecniche sono messe in particolare evidenza non tanto nei suoi ultimi passaggi. al compagno perché questi possa andare in gol, sempre al bacio ma dalla punizione battuta contro il Sassuolo (alla Messi, appunto) e dai suoi due gol a Genoa e Torino frutto di precisione e perfezione stilistica. In poche parole il “gioiello” si chiama Filippo Falco, tarantino di nascita anagrafica (Pulsano) ma leccese doc per quanto riguarda quella calcistica.
Il Lecce, che nel primo spezzone di stagione è riuscito a bloccare Milan, Juve, Inter e battere addirittura il Napoli a domicilio, ora spera di ritrovare, al momento della ripartenza, un Falco in forma perfetta perché dalla sua imprevedibilità possono arrivare le note migliori per la conquista della salvezza.
Proprio con Falco si è parlato della ripartenza del calendario e dunque della sfida di lunedì 22 giugno al “Via del mare” contro il Milan: “Non vediamo l’ora di tornare in campo e ci stiamo preparando al meglio. Sicuramente sarà una gara difficilissima e particolare dopo tre mesi di inattività, le insidie saranno tante come in tutte le 12 partite restanti. Sarà una partita importante perché partire col piede giusto ci permetterebbe di prendere entusiasmo”.
Il suo cammino stagionale è fatto di diciannove presenze in campionato (tre i gol sopra citati) oltre ad una presenza con gol in Coppa Italia contro la Salernitana, poi contro la Spal, il 15 febbraio, un infortunio, ormai alle spalle, ed ora Falco è pronto a correre su e giù sulla fascia per conquistare con i compagni il traguardo della salvezza. Si giocherà ogni tre giorni, in questa sorta di mini torneo, senza pubblico per cui si dovrà contare sulle proprie forze fisiche e mentali visto che mancherà l’incitamento del dodicesimo giocatore in campo che forse, come in Germania, sarà rappresentato da gigantografie sistemate in poltrona. Si dovrà avere sempre per ogni gara un approccio perfetto pronti a sfruttare la minima indecisione dell’avversario per fare proprio il risultato. Il cammino non sarà facile, ne siamo tutti convinti, ma bsognerà lottare sino alla fine all’estremo delle forze per riuscire a vincere anche al termine di questa strana stagione.
Falco ne è certo: “Io sto abbastanza bene, ho recuperato dall’infortunio sicuramente sarà una cosa nuova per noi giocatori affrontare una gara ogni tre giorni, ci stiamo preparando nel migliore dei modi. Giocare in uno stadio vuoto non mi è capitato, e non sarà bello perché il calcio è dei tifosi e per noi è bello giocare davanti a tanta gente, sarà un calcio diverso. Il fattore mentale sarà determinante, quello ti spingerà a concludere il campionato; la forza mentale ci può permettere di arrivare fino in fondo per centrare l’obiettivo.
Sarà un altro campionato si riparte tutti da zero, sarà difficile per tutti e dobbiamo cercare di arrivare nel migliore dei modi e seguire l’evoluzione delle cose giorno dopo giorno. Le grandi squadre sono più avvantaggiate per la rosa ampia ma adesso si vedrà la forza del gruppo”.
Ernesto Luciani