L’AMP PORTO CESAREO ESEMPIO NAZIONALE DI GESTIONE
Migliore Consorzio di Gestione in Puglia e quarta in Italia per efficienza di gestione e reperimento fondi nazionali e comunitari
L’Area Marina Protetta Porto Cesareo fiore all’occhiello Italiano per funzionalità di gestione, progettualità attuate e ricerca e reperimento fondi e risorse nazionali e comunitarie. L’ambito riconoscimento è avvenuto ufficialmente nei giorni scorsi, quando l’Ente diretto da Paolo D’ambrosio e presieduto da Remì Calasso, è stato inserito nella speciale graduatoria del Ministero delle politiche ambientali delle risorse agricole e del mare. Il prestigioso traguardo, che già qualche anno addietro aveva visto classificarsi sul podio la stessa Area Marina Protetta Jonica, è una sorta di classifica/pagella che assegna dei coefficienti a tutti le riserve ed ai parchi marini italiani, basandosi proprio sull’efficienza e l’efficacia delle politiche di gestione dei Consorzi ed anche sul raggiungimento ed ottenimento di obiettivi e fondi da progetti finanziati da bandi emessi sul territorio italiano e/o della Comunità Economica Europea. Questa la nota e la graduatoria riferita all’esercizio finanziario 2020 ed al saldo quota di riparto 2020. “Facendo seguito alla nota 24953 del 7 aprile scorso -scrivono dal Ministero -, con la quale è stata data comunicazione della prima tranche della quota di riparto 2020, si fa presente che a seguito della definizione della procedura ‘sodecri e di un primo riscontro sugli adempimenti ISEA’ si è proceduto alla definizione del provvedimento di saldo del riparto del corrente esercizio finanziario, sulla base delle percentuali e dei rispettivi importi calcolati dal predetto sistema. Si specifica inoltre – chiariscono da Roma – che il capitolo di spesa dedicato alla gestione ordinaria delle Aree Marine Protette è stato recentemente integrato da uno stanziamento aggiuntivo pari ad euro 700.000,00 (ai sensi dell’art.24 c.4 della legge 28/02/2020 numero 8 ‘Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica’), che ha consentito di incrementare in modo proporzionale le quote in argomento”.
Il consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo è primo nella Regione Puglia e come detto quarto nella graduatoria avendo realizzato un coefficiente/percentuale definito “Sodecri 2020” pari a 5,48 corrispondente ad una quota di riparto pari a 241.152,99 euro di cui 103.278,70 già erogati.
Al primo posto si piazza Tavolara Punta Coda Cavallo 7,94, seconda piazza per le Isole Egadi 7,25, terza l’Amp Cinque Terre 5,65, quarta appunto Porto Cesareo 5,48, che sopravanza Portofino 5,42, a seguire Penisola del Sinis 5,34, Punta Campanella 4,91, bene anche laltra amp pugliese di Torre Guaceto 4,8, Plemmirio 4,67, Asinara 4,52, Secche di Tor Paterno 4,46, Capo Carbonara 4,33, Isole Tremiti 3,24, Capo Caccia ed Isola Piana 3,21, Regno di Nettuno 3,17, Miramare 2,94, Isola di Bergeggi 2,74, Secche della Meloria 2,66, Isole Pelagie 2,23, Costa degli Infreschi e della Masseta 1,9, Isole di Ventotene e Santo Stefano 1,8, S.M. Castellabate 1,71, in fondo alla graduatoria le Isole dei Ciclopi 1,37.
Tanta la soddisfazione del presidente dell’Amp Porto Cesareo Remì Calasso, per l’importante risultato conseguito che qualifica ancora una volta, nazionali ed internazionali alla a livello nazionale ed internazionale, l’eccelso lavoro compiuto dall’Amp cesarina. Attività che con i fatti stanno riqualificando a pieno un territorio spesso scempiato dalla piaga dell’abusivismo e dal non rispetto per ambiente e territorio.
“Non si può che essere felici e soddisfatti per il risultato coito sul campo e con il lavoro serio e preparato di tutti i giorni. Questa l’ennesima prova di come la nostra Amp sia ormai un modello per la Provincia di Lecce e la Regione Puglia” -afferma Calasso-. Con l’occhio rivolto al futuro ed ai prossimi obiettivi il direttore Paolo D’Ambrosio. “Diventare punti di riferimento per le pratiche di gestione e reperimento fondi, è l’ennesimo importante segnale e riconoscimento, per continuare un lavoro denso di progetti di rilancio e valorizzazione per le infinite risorse naturali del territorio -spiega il dottor D’Ambrosio-. Risorse che sia chiaro non solo legate solo al mare, ma anche a programmazioni e pianificazioni di reperimento fondi per lo sviluppo di azioni faunistiche, boschive, naturalistiche ed archeologiche, fattori importantissimi che caratterizzano l’intero litorale cesarino. Il raggiungimento del quarto posto nella speciale classifica del Ministero ed il fatto l’Amp Porto Cesareo è la prima Riserva della regione certamente un passo avanti che poggia su solide basi e dona fiducia ai progetti del futuro. Il mio ringraziamento come direttore va al nostro direttore Remì Calasso, ai comuni di Porto Cesareo e Nardò che ci sostengono, ai nostri consiglieri delegati in cda, ed a tutto i nostri preparati e professionali collaboratori”.