PISACANE A LECCE OFFRE A CORINI MAGGIORI POSSIBILITÀ DI SCELTA
Sale la febbre della domenica pomeriggio (il film era La febbre del sabato sera) per i tifosi leccesi che solo la pandemia che ci sta attanagliando potrà tenere lontani dallo stadio in un incontro di cartello tra due squadre che puntano in alto facendo ricorso al gioco fatto di belle trame e di tanti gol. Sono di fornte, infatti, i due attacchi più prolifici del campionato e la sfida sarà in parte resa meno affascinante dalla forzata assenza nel Lecce del capocannoniere Massimo Coda.
Corini però ha di chè stare tranquillo perché, una compensazione molto opportuna, proprio contro l’attacco azzurro (che fa perno su l’ex leccese La Mantia) potrà avere a disposizione un rinforzo per quel reparto che sino a questo momento è stato più croce che delizia della sua formazione. Mi riferisco, evidente, all’arrivo in giallorosso di Fabio Pisacane un 35/enne di belle speranze che viene nel Salento per trovare quello spazio che mister De Francesco (altra vecchia conoscenza leccese) non gli ha concesso dopo aver disputato ben cinque stagioni di grandi soddisfazioni con più allenatori. Di recente impiegato per necessità Pisacane è stato capace di fornire prestazioni di buon livello pur sapendo che ormai il suo destino era altrove. Professionalità e serietà quindi in quest’uomo, prima che nell’atleta, non mancano.
Dicevamo dell’opportunità da cogliere. Per Corini, infatti la duttilità di Pisacane a ricoprire più ruoli con la stessa efficacia offre spunti per poter fare fronte, in maniera transitoria o definitiva, chissà?, alla predetta indisponibilità di Coda, con un cambio di modulo.
Il tecnico leccese potrebbe, in effetti, schierare Pisacane da centrale difensivo, al posto dell’infortunato Dermaku e per concedere un turno di riposo a Meccariello (ottimo a Reggio Calabria) lasdiando più o meno invariato il resto; ma potrebbe anche decidere di passare ad un nuovo modulo (il 4-3-2-1) con lo spostamento di Adjapong in avanti al fianco di Mancosu alle spalle di Stepinski. Questo nel caso Corini decidesse per un Lecce più guardingo mentre se lo volesse più spregiudicato ad operare al fianco del capitano potrebbe essere schierato Listkowski.
Insomma anche in un momento di difficoltà di scelte c’è da farne più d’una a conferma che Corvino, evidentemente, su mandato della società, ha operato come meglio non si sarebbe potuto fare.
Con una sola pedina si può sconvolgere ogni previsione da parte dell’avversario senza considerare che l’arrivo a Lecce di Boban NiKolov crea alternative nuove anche nella linea mediana che già ben assortita ora può contare su altre interessanti opzioni.
Ernesto Luciani