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LECCE: OGGI I FLUSSI NEI CENTRI VACCINALI SONO STATI PIÙ REGOLARI

LECCE: OGGI I FLUSSI NEI CENTRI VACCINALI SONO STATI PIÙ REGOLARI

Da oggi il via alle dosi anche per i 79enni. Nei tre hub vaccinali della città di Lecce la mattinata è trascorsa con afflusso normale e ordinato.

Sono tre gli “hub” istituiti in città e oggi è stato possibile procedere con maggiore regolarità alle operazioni di vaccinazione della cittadinanza senza nessun assembramento che si era invece registrato a Pasquetta davanti alla caserma Zappalà, quando per non perdere le dosi già scongelate si decise di allargare la somministrazione non solo a coloro che prestano assistenza ai minori disabili, ma anche ai badanti di cittadini maggiorenni compresi nell’ambito della legge 104.

La  scelta di non divulgare la possibilità in maniera ufficiale, dettata dal timore di generare un “assalto”, si era rivelata infelice perché la rete informale dei messaggi e delle interpretazioni aveva determinato un afflusso disordinato di cittadini, tra i quali alcuni nemmeno rientranti nella platea degli assistenti familiari.

Che il caotico assembramento sopra accennato, lo si temeva anche oggi, perché la circolare interna della Regione Puglia che disponeva l’avvio della vaccinazione senza prenotazione “a partire dal 12 aprile” per i cittadini dai 60 ai 79 anni (su deliberazione del commissario straordinario) ha indotto alcuni ad interpretare  la stessa come se da oggi tutti coloro che rientrano in questa ampia fascia anagrafica si sarebbero potuti presentare indifferentemente in qualsiasi giorno. Per fortuna, una successiva comunicazione al pubblico, dopo qualche ora, ha chiarito che si sarebbe partiti dai 79enni, per passare domani ai 78enni e così via secondo un calendario che verrà reso noto di volta in volta tenendo presente anche l’affluenza dei giorni precedenti e le disponibilità di vaccini secondo le forniture in arrivo.

Ciò premesso, si è appurato, in mattinata che, almeno finora, non ci sono state le temute folle oceaniche davanti alla “Zappalà”, o pressi del palasport di via Caduti di Nassiriya o ancora, del museo “Sigismondo Castromediano”: venti, trenta persone al massimo in attesa di essere chiamate, secondo l’orario di appuntamento per chi era prenotato e aveva quindi la priorità, con qualche sparuto tentativo di anticipare la seduta da parte di chi aveva un appuntamento per i giorni successivi oppure era arrivato con un poco di anticipo sull’orario prefissato.

Bisogna anche dire che il minor afflusso registrato è dovuto anche al persistere di una diffusa diffidenza nei confronti del vaccino, specificatamente, AstraZeneca (riservato secondo indicazioni ministeriali agli over 60). Lo testimonia anche la scarsa adesione dei cittadini di 79 anni della città di Lecce: su 900 soltanto un terzo ha prenotato la somministrazione.

Ciò malgrado la Gran Bretagna che, proprio oggi, dovrebbe tagliare il traguardo dell’immunità di gregge ha investito moltissimo sulle forniture di AstraZeneca adottando anche la strategia di rinviare la seconda dose pur di garantire la copertura parziale del maggior numero possibile di inglesi. Le autorità inglesi hanno girà predisposto un rapido ritorno a una situazione di quasi normalità dopo il prolungato lockdown.

Senza un’adeguata adesione da parte della popolazione, sarà molto difficile creare barriere efficienti alla diffusione del virus le cui mutazioni, agevolate dalla popolazione non vaccinata, potrebbero determinare l’insorgenza di varianti capaci anche di neutralizzare almeno in parte il vaccino: la scienza su questo è molto chiara. Pensare di tornare alla normalità senza vaccino, magari puntando sugli effetti mitigatori della bella stagione, è un rischio enorme, che è bene non correre per evitare di restare, come la Puglia, zona “rossa” che sarebbe mortale per molte aziende locali.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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