PER SEI TIFOSI LECCESI SCATTA IL DASPO I GLI INCIDENTI IN AUTOSTRADA
Gli scontri avvennero nel febbraio 2020, tra Cerignola e Candela. Ci fu una violenta rissa. Il provvedimento emesso dal Questore di Foggia.
Lo scontro tra tifosi del Bari e del Lecce, nel febbraio dello scorso anno, mentre i supporters giallorossi si dirigevano ad assistere alla gara che vedeva impegnato il Lecce contro la Roma, a più di un anno di distanza, per sei supporter del Lecce arriva il Daspo.
Nei giorni scorsi sono stati notificati 17 provvedimenti di divieto di accedere alle manifestazioni sportive, di cui 12 con obbligo di firma, emessi dal Questore di Foggia a carico di persone appartenenti alle tifoserie ultrà del Bari e del Lecce.
I tifosi leccesi interessati sono 6 e tutti hanno l’obbligo di firma.
I supporter destinatari dell’atto del Questore, non potranno partecipare a gare e incontri di calcio per un periodo che va dai due ai sei anni per i comportamenti più gravi.
I destinatari del Daspo, ripetiamo, nella giornata del 23 febbraio 2020 mentre si recavano ad assistere alle partite del Lecce contro la Roma e del Bari con la Cavese, si sono resi protagonisti, lungo il tratto autostradale dell’A16, tra Cerignola e Candela di una serie di comportamenti gravemente lesivi dell’ordine e della sicurezza pubblica, occupando per ore la carreggiata, partecipando a una violenta rissa, esplodendo petardi e accendendo fumogeni.
L’occasione che originò gli scontri fu lo scoppio accidentale di un pneumatico di un autobus su cui viaggiava una parte della tifoseria biancorossa che aveva costretto il mezzo a fermarsi nella corsia di emergenza, in quel frangente sono sopraggiunti numerosi minivan a bordo dei quali viaggiavano i supporters della squadra salentina che alla vista degli avversari, hanno fermato i mezzi, occupando la carreggiata.
Le tifoserie, a quel punto, sono entrate in contatto tra loro dando vita a una serie di scontri e danneggiamenti, bloccando la circolazione autostradale per ore a danno degli automobilisti di passaggio e di interi nuclei famigliari intrappolati all’interno dell’arteria stradale.
I provvedimenti sono stati adottati anche sulla base degli accertamenti investigativi coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia e svolti nell’immediatezza dei fatti dagli uffici Digos delle Questure di Foggia, Bari e Lecce e dalla Polizia Stradale intervenuta sul posto.