HomeCulturaA giorni il volume 4 di Giardino project dal titolo “Chimborazo”

A giorni il volume 4 di Giardino project dal titolo “Chimborazo”

A giorni il volume 4 di Giardino project dal titolo “Chimborazo”

Chimborazo è il titolo del volume 4 di giardino project incentrato sulle tematiche ambientali, sui rischi e sulle conseguenze che minacciano il sistema globale e mettono a repentaglio il nostro futuro e quello delle prossime generazioni. Per il quarto anno è in programma un appuntamento itinerante che vede come ospiti in residenza l’artista e ricercatrice Caterina Morigi e Vincenzo Estremo, docente di teoria dei media, curatela e fenomenologia dell’immagine in movimento presso la NABA di Milano.

Giovedì 25 e Venerdì 26 luglio Caterina Morigi condurrà il workshop Carrier Shell mentre Vincenzo Estremo, con opere video in prestito dalla collezione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, Martedì 30 chiuderà il capitolo con lo screening Closer Look presso il Cinema Elio di Calimera dalle 20.00 alle 22.00.

Il volume 4 è ispirato all’opera scientifica del naturalista Alexander Von Humboldt (1769-1859), che nel 1802 scalando la montagna andina del Chimborazo scoprì le basi del cambiamento climatico. Nel suo approccio rivoluzionario Humboldt introduce uno sguardo che predilige la connessione tra tutti gli organismi viventi, collegati l’un l’altro da una rete complessa di relazioni che anticipano i disastri ecologici dei nostri giorni.

Oggi in piena emergenza climatica, documentata dalle inchieste di George Monbiot (attivista e columnist del The Guardian), è importante comprendere a più livelli le connessioni tra arti visive, pratiche partecipative e immagini in movimento, inserite all’interno di una visione ecocentrica in forte contrapposizione con l’antropocentrismo. Gesto, partecipazione e parola sono azioni politiche e comunitarie che guardano alla decostruzione di quei processi legati all’iperproduzione e al consumo sfrenato di risorse, siano esse naturali che energie impiegate nel sistema delle arti visive e performative.

 

Programma:

Carrier Shell – Giovedì 25 e Venerdì 26 luglio 2024 workshop ore 19.00

Il laboratorio partecipativo con Caterina Morigi prende ispirazione dalla Xenophora, una conchiglia delle grandi profondità che attacca sul proprio guscio oggetti estranei, come sassi, altre conchiglie, frammenti di corallo e talvolta oggetti antropici.

Giovedì 25 luglio Carrier Shell consisterà in un’esplorazione di un luogo costiero, una spiaggia, dove osserveremo con calma l’ambiente liminale, habitat delle creature più resistenti. Raccoglieremo frammenti, nel rispetto dell’ambiente e in un’atmosfera di attenzione visiva e condivisione. Un’attenzione per un metodo che si traduce in un’azione come forma di resistenza alle politiche ideologiche del produttivismo del sistema dell’arte. Venerdì 26 seguirà presso la sede di giardino project un laboratorio di scultura in cui ognuno potrà costruire la propria o collettiva conchiglia.

 

Closer Look a cura di Vincenzo Estremo – Martedì 30 luglio 2024 ore 20.00/22.00

Cinema Elio, Calimera

C’è una politica della rappresentazione apocalittica che sta rendendo l’Antropocene l’era in cui l’impatto dell’umanità sulla Terra è diventato la forza principale dei cambiamenti sul pianeta, un’estetizzazione fine a sé stessa. L’intento principale dello screening curato da Vincenzo Estremo è proprio quello di ribaltare la logica dell’Antropocene in quanto crisi del desiderio, della tecnica e della cultura. Solo trasformando il nostro rapporto con quello che desideriamo veramente saremo in grado di trasformare la tecnica da strumento di dominio a possibilità e rimedio, e magari concepire nuovamente un tempo futuro. Per un’ecologia mediatica e sostenibile per l’umanità e il pianeta.

 

Short bio

Caterina Morigi (Ravenna, 1991) si laurea in arti visive allo IUAV di Venezia, la sua pratica, prevalentemente installativa, si concentra sui mutamenti della materia e sulla relazione sostanziale che sussiste tra umano e naturale. Vince il grant alla ricerca di Italian Council (2023) e partecipa a Una Boccata d’arte 2024, un progetto di Fondazione Elpis e Galleria Continua. Il suo lavoro è stato esposto al Museo MAMbo, Bologna; Palazzo Reale, Milano; Villa Della Regina, Torino; Art Rotterdam; Fondazione Archivio Casa Morra, Napoli, Museo Nazionale della Montagna, Torino; Video Sound Art festival, Milano; Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma. Insegna all’Accademia di belle arti di Firenze.

 

Vincenzo Estremo (Caserta, 1980) è Ph.D. internazionale in studi sui media, sul cinema e sulla comunicazione presso l’Università di Udine e la Kunstuneversität Linz. Attualmente ricopre la posizione PhD Course Leader a NABA (Milano e Roma) per il primo PhD in Artistic Practice italiano in collaborazione con l’Università di Göteborg. Teorico dell’immagine in movimento è docente di curatela del cinema esposto, estetica e fenomenologia, co-dirige la collana editoriale Cinema and Contemporary Art (Mimesis International) e scrive regolarmente per Flash Art Italia e International, Che fare? e il Foglio. Ha pubblicato Extended Temporalities. Transient Visions in Museum and Art (Mimesis International 2016), Albert Serra, cinema, arte e performance (Mimesis Edizioni 2018) e Teoria del lavoro reputazionale (Milieu Edizioni 2020) e Indistinzione (PS editore 2023).

luciani.2006@libero.it

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