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A PANTALEO CORVINO LA MAGLIA NUMERO 250…..A CRESCERE

A PANTALEO CORVINO LA MAGLIA NUMERO 250…..A CRESCERE

In sala stampa, oggi, c’era un’aria diversa dal solito, sorrisi, strette di mano, aria distesa e rilassata, insomma, a compimento di una stagione che ha vissuto, come sempre e come è normale, i suoi alti e bassi ma che alla fine, ha avuto un esito più che positivo. Peraltro, prima di entrare sugli argomenti che interessano tutti cv’è stato un preambolo molto simpatico e allo stesso tempo significativo: la consegna da parte del Direttore Sportivo Stefano Trinchera di una maglia con impresso il numero 250 – quello delle presenze in Serie A con il Lecce – al Responsabile dell’Area tecnica della società del Lecce Pantaleo Corvino.

Ciò fatto, si è dato l’avvio al commento, da parte dello stesso Corvino, della stagione appena terminata, dicendo:

“Abbiamo terminato la stagione e siamo un po’ provati e stanchi. Abbiamo portato a casa tutti insieme un’impresa, la cosa migliore sarebbe andare in vacanza… Siamo qui non per parlare di vacanze, ma per fare un bilancio di quanto fatto da parte nostra”

Prima di tutto i ringraziamenti:

“Mi preme ringraziare tutta l’area tecnica, che ci ha permesso di raggiungere questi traguardi. Ringrazio tutti gli allenatori Baroni, D’Aversa, Gotti, Greco, Coppitelli e i calciatori. Con 38 punti abbiamo superato il punteggio dello scorso anno, è stata veramente una bella cavalcata”.

L’excursus del lavoro svolto:

“C’è stato tanto lavoro alla base e quello dei direttori si giudica tenendo conto di tanti aspetti, ma sono semplici da ricavare, basta guardare il momento in cui si arriva, da ciò che trova, in che categoria prende la squadra, cosa gli è stato lasciato di ‘patrimonio’, quali risultati ha ottenuto ed è facile trovare le risposte.

Ho accettato volentieri l’invito del presidente di tornare, lui mi vuole bene e io voglio bene al territorio e volevo mettermi in gioco. Sono stato accusato di essere ossessionato dai social. Mi piace quando raggiungo un obiettivo, prendere alcuni meriti, non il merito, ma sono stato anche accusato di essere autoreferenziato, però, sono orgoglioso che i nostri tifosi possano vedere nuovamente la Serie A.

Siamo stati promossi in A con un monte ingaggi di 4 milioni e 800mila euro, per quel che riguarda la campagna acquisti sono partito con un 1 milione e 800mila euro delle cessioni di Falco e Petriccione e non abbiamo mai terminato il mercato in passivo. La mia proprietà è orgogliosa di fare il massimo per questo territorio, ma se non si può fare di più bisogna essere tutti orgogliosi di ciò che si fa”.

Mente ed occhi rivolti al futuro

“Per quel che riguarda il futuro ci sarà un incontro con il Presidente per conoscere il budget e vedere come muoversi, sull’allenatore sapete che c’era un accordo in caso di salvezza. Per quel che riguarda Coppitelli, è uscita la notizia dell’interesse nei suoi confronti di una squadra della Serie A croata e lui mi ha detto che la sta valutando.

I dati soggettivi sono importanti, come le opinioni personali, ma ciò che conta sono i numeri. Siamo stati accusati di essere visionari, perché pensavamo che questa squadra potesse salvarsi, adesso aspettiamo le offerte. Il valore di Pongracic è variabile e lo fa il mercato, come per altri. Il prossimo passaggio, ripeto, sarà quello di un incontro per il budget, poi parleremo con l’allenatore.

Chiedo sempre alle società per cui lavoro di scegliere l’allenatore, perché è la persona più importante per il Direttore Sportivo, è come la moglie, io propongo il tecnico e poi la società decide se ingaggiarlo, per me questo non è un problema perché ne posso scegliere un altro, ma fortunatamente non è mai capitato che la mia scelta sia stata rifiutata. Se ingaggio un allenatore che vuole giocare con un altro modulo, per me non c’è problema, perché bisogna raggiungere l’obiettivo finale, non sono una persona che impone il modulo o la formazione. Nel caso dovrei avere due stipendi, da Responsabile dell’Area Tecnica e da allenatore. Su Gotti abbiamo massima fiducia, bisognerà sedersi con lui per stabilire il mercato.

Il settore giovanile

“La valutazione sul Settore Giovanile si può fare al termine di un ciclo, questo sarà il quarto anno che la Primavera sarà in Serie A. Dietro ai successi c’è tanto lavoro, da parte di tutti per questo ci ho tenuto a ringraziare tutti gli allenatori, da Baroni che ha conquistato promozione e salvezza, a D’Aversa che ha solo pagato il fatto di essere partito forte, perché, 25 punti a 10 giornate dalla fine significa aver lavorato bene e Gotti che si è calato benissimo nella situazione”.


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