E ADESSO ATTACCO AL PRIMO POSTO
I propositi sono sempre stati quelli di conquistare la promozione, ora, dopo la sofferta ma meritata vittoria contro la concorrente più in palla del momento, per il Lecce esiste un imperativo, uno solo, quello di vincere ancora per conquistare il primo posto in classifica. Naturalmente vincere per arrivare primi ma poi continuare a lottare sempre con il coltello tra i denti perché il primo posto che conta è quello del 6 maggio, se le date saranno sempre rispettate.
La partita vinta contro la Cremonese ha confermato ancora una volta lo spirito che anima il gruppo; in campo si sono visti sedici uomini decisi a conquistare la vittoria, e tutti, anche coloro che non sono al cento per cento, hanno lavorato sodo per ottenere quel successo che ha permesso al Lecce di superare in classifica Cremonese, Monza e Benevento piazzandosi, momentaneamente, sperano i tifosi salentini, al terzo posto alle spalle di Brescia e Pisa.
È troppo presto per fare calcoli ma conquistando la vittoria domani contro il Vicenza i giallorossi arriverebbero per primi a quota 40 punti cosa che, presupponendo un cammino nel girone di ritorno simile a quello già fatto prima, a sfondare il muro dei 70 e più punti a fine stagione.
Certo il “ritorno” di solito è una storia diversa; tutte le società si sono rinforzate nel corso di questo mercato invernale, ma lo ha fatto anche il Lecce con Feragò, Simic e Asencio ed in più la società, anche per gli infortuni occorsi a Bleve e Rodriguez, è decisa ad effettuare ancora due interventi con un vice Gabriel ed un esterno d’attacco.
Il campionato di serie B sempre difficile quest’anno sta vivendo una stagione particolare con una variante mai intervenuta che è la presenza di molti investitori stranieri che nelle società in cui sono entrati stanno investendo notevoli capitali freschi.
Il Lecce con Corvino e Trinchera ha costruito un’ottima rosa che Baroni ha saputo plasmare e far coesistere e così potendo puntare su due pedine, di valore pressoché identico, per ogni ruolo si ritrova ora a poter guardare alle prossime diciannove partite con le giuste speranze di arrivare al traguardo da vincente.
Ernesto Luciani