Agnese Contini In Concerto Al Convitto Palmieri
Presenterà i brani del suo album “Dinamiche di volo”, ma anche il nuovo singolo “Grandpa Cloud”
Un nuovo concerto per la chitarrista salentina Agnese Contini: il prossimo Venerdì 26 Luglio, alle ore 20.30, sarà, infatti, ospite dei suggestivi spazi del Convitto Palmieri di Lecce, in piazzetta G. Carducci, in un evento organizzato nell’ambito della rassegna “Extra Convitto 2024”. Come sempre, Agnese sarà accompagnata dal violoncello di Ester Ambra Giannelli.
Agnese Contini, nello scorso mese di ottobre, ha fatto uscire, nei negozi e in digitale, “Dinamiche di volo”, il suo primo album strumentale, prodotto da “Nos Records Label”, con la direzione artistica di Amerigo Verardi (distribuzione “Believe Music Italia”). L’uscita del disco – preceduta dal primo singolo omonimo – è stata, poi, accompagnata dal videoclip del brano “Consapevole”, firmato dal regista Piernicola Mele.
E’ una sorta di viaggio introspettivo, il tema fondante di quest’ultimo singolo, che conduce l’ascoltatore nel suo intimo più profondo, per arrivare a una consapevole conoscenza di se stessi. Spiega Agnese Contini: “Quando ho iniziato a comporre questo brano le domande che mi ponevo più frequentemente erano ‘Quanto ci conosciamo per davvero? Quanto ci rispettiamo?’ Lavorare su noi stessi non è un’impresa semplice e a disorientarci contribuiscono la confusione delle nostre vite, i nostri pensieri disfunzionali e, molto spesso, il nostro ego. Conoscerci, invece, ci consente di stare bene con noi stessi e con gli altri: per farlo, però, abbiamo bisogno di cambiare prospettiva o di fare un passo indietro sulle nostre convinzioni”.
“Dinamiche di volo” è, dunque, una riflessione sulla vita: “Ho voluto far mia la metafora del volo e delle sue dinamiche come possibilità per l’essere umano di andare oltre sé stesso per vivere meglio. L’album racconta la speranza, il coraggio di credere nei propri sogni e nei propri obiettivi, l’importanza di saper vivere il presente e il modo in cui si investe il proprio tempo, la capacità di attendere, la bellezza della semplicità, la fiducia in noi stessi e infine la leggerezza come ribellione alla pesantezza della vita”.
Alcune delle tracce del disco hanno visto la preziosa collaborazione di Livio Bartolo (arrangiamento per archi e chitarra), Matteo De Benedittis (pianoforte), Feliciano Montagna (batteria) e Stefano Compagnone (basso)
Nello scorso aprile, Agnese Contini ha pubblicato il suo nuovo singolo, “Grandpa Cloud”. Pubblicato con l’etichetta “Inri Classic”, il nuovo brano, ovviamente strumentale, è disponibile, per ora, in formato digitale. Dal sound delicato ed etereo, racconta i ricordi dell’autrice legati alla figura del nonno materno venuto a mancare. “Grandpa Cloud”, infatti, dall’inglese “Nonno Nuvola”, era il modo in cui Agnese era solita chiamare scherzosamente il nonno, per via dei suoi vaporosi capelli bianchi.
Un rapporto d’affetto molto profondo: “Molto di quello che sono oggi, lo devo a lui”, racconta Agnese. “Mi sono interessata alla musica classica e alla lirica sin da bambina, perché lui amava ascoltarla. Sono cresciuta con lui. Quando veniva a prendermi da scuola nella sua auto risuonavano le sonate per pianoforte di Chopin, Mozart e Beethoven. Ho trascorso interi pomeriggi ad ascoltare i suoi vinili e le sue audio cassette. Mi conosceva abbastanza da capire all’istante che ero turbata da qualcosa”. “’Grandpa Cloud’ contiene tutto ciò che sono”, conclude Agnese, “ma anche un grande vuoto: quello che ha lasciato il mio caro nonno Antonio!”.
Trentacinque anni, compositrice e musicista salentina, Agnese Contini, nella vita, svolge la professione di logopedista, un settore cui si è avvicinata, dopo gli studi scolastici, a causa di alcuni problemi alla voce. Nel 2010, infatti, consegue la laurea in Logopedia, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma; perfezionerà ulteriormente i suoi studi e le sue competenze presso gli Atenei di Pisa e Bologna. La sua formazione musicale comincia, di fatto, sin da bambina, quando, al rientro da scuola, trascorre i suoi pomeriggi ascoltando la sorella maggiore che studia il pianoforte, con il supporto dei vecchi vinili del nonno. All’età di undici anni inizia a suonare da autodidatta la chitarra acustica del padre; plasma la sua ricerca e la sua passione musicale con i dischi dei Beatles e con quelli dei Queen, riservando un’attenzione particolare alla chitarra, brillante e orchestrale, di Brian May. Poi, inizia a prendere lezioni di chitarra classica, studiando, contemporaneamente, logopedia e, dunque, la voce e le sue patologie. Si specializza in voce artistica, curando e lavorando proprio sulla sua voce; riprende a suonare e inizia anche a comporre, scoprendosi particolarmente a proprio agio nei “solo” per chitarra acustica “fingerstyle”. Ispirandosi alla ricercatezza (anche spirituale) delle musiche di George Harrison, alle accordature aperte usate da Nick Drake e Jimmy Page e alle sonorità blues, country e celtiche di John Butler e Steph Strings, compone così “Dinamiche di volo”, il suo primo album. La sua musica diventa, così, un modo per raccontare se stessa e ciò che vive, definendo, attraverso le note, le sue riflessioni sul mondo e la società; il suo modo di suonare, in definitiva, è una ricerca continua di nuove sonorità, ma, contemporaneamente, una strada per comunicare con la gente. (Gabriele De Blasi)